Lo Uttaro: oltre 2000 persone con Nogaro per la messa contro la discarica

Oltre duemila persone hanno partecipato ieri pomeriggio sotto un sole accecante alla messa del vescovo di Caserta Raffaele Nogaro contro la discarica Lo Uttaro. Un vero e proprio atto di testimonianza e di fede da parte delle centinaia, migliaia di persone presenti, considerato che l’area della cava Mastroianni di San Nicola La Strada, attigua alla discarica Lo Uttaro, era sottoposta all’olezzo fortissimo e da voltastomaco che proviene dall’enorme bacino che ospita in questi giorni il fos proveniente da tutta la Campania. La messa è stata concelebrata da Nogaro in compagnia di una decina di sacerdoti, tutti i più autorevoli della diocesi e anche alcuni provenienti da fuori. Tra i presenti il sindaco di San Marco Evangelista Agostino Zitiello e il vicepresidente nazionale dei professori cattolici ed uomini politici di centrosinistra e centrodestra ed esponenti dell’associazionismo cattolico e laico, in primis gli uomini e le donne dell’Azione cattolica e gli scout. “Chiediamo la grazie a Dio – ha detto un sacerdote – che questa maledizione della discarica Lo Uttaro possa terminare quanto prima”. La discarica in effetti è pericolosa, era stata dichiarata altamente inquinata dalla Regione Campania, ma Bertolaso insieme con De Franciscis e Petteruti ha deciso di riaprirla, nonostante ci fossero altre ipotesi migliori, in località non abitate e in aree cavate ad alta sicurezza ambientale, e non in zone freatiche come Lo Uttaro. Tanto più che dopo sei mesi di operatività del protocollo tra Commissariato, Comune capoluogo e Provincia, Terra di Lavoro è ancora invasa dai rifiuti. Dato infine che nelle altre province le discariche sono state aperte anche in zone collinari, anche le scuse sulla necessità di collegamenti coi mezzi di comunicazione dei siti scelti è stata sfatata.