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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Ventre interviene su seduta consiglio comunale

Caserta - "La seduta, a dir poco burrascosa, del consiglio comunale di lunedì rappresenta un momento estremamente emblematico della vita della città. Da un lato abbiamo le associazioni cittadine, vicine il più delle volte alle posizioni del...

"La seduta, a dir poco burrascosa, del consiglio comunale di lunedì rappresenta un momento estremamente emblematico della vita della città. Da un lato abbiamo le associazioni cittadine, vicine il più delle volte alle posizioni del sindaco e del Presidente della Provincia, che in maniera seria, organica, propositiva cercano di dare un contributo alla definizione dell’assetto urbano della città, dall’altro lato la maggioranza di centro sinistra che in modo arrogante, sprezzante, irriguardoso si contrappone a tale colloquio mostrando di propendere più alla difesa di palazzinari e cementificatori che non alla tutela di un ordinato sviluppo della città. E’ ciò che fa la maggioranza, con grande ipocrisia, arrivando perfino a censurare il fatto che la Chiesa casertana intenda devolvere il ricavato della vendita del Macrico ad opere umanitarie e sociali; come se non fosse questo uno dei compiti essenziali della Chiesa e come, di converso, non fosse la capacità di reperire fondi e realizzare opere pubbliche uno dei compiti essenziali degli amministratori. Trincerandosi dietro materie di assurdità pseudo giuridiche e di leggi di mercato, la maggioranza prende tempo con la speranza forse che gli animi si calmino e che con l’eventuale pubblicità, anche di chi oggi si oppone, possa raggiungere i suoi obiettivi cementificatori. Se si unisce questo comportamento alla firma dell’indegno, squallido protocollo di intesa con il quale il sindaco Petteruti ed il Presidente De Franciscis hanno portato i rifiuti di ogni specie, e perciò stesso cancro e morte, della città e della provincia, si può immaginare quale sia la linea di condotta di queste due amministrazioni. Se poi a ciò si aggiunge l’”affaire” Ceceri, che ha visto sottratto al comune una parte preziosa della propria storia urbana a favore della famiglia dell’assessore all’urbanistica e del di lui padre consigliere comunale, si ha la misura piena del degrado politico ed amministrativo al quale si sono avviate la città capoluogo e l’ente provincia. In tutto questo sorprende che la Sinistra radicale ed i Verdi assistano inermi e complici a questo saccheggio della cosa pubblica nel sacro timore forse di uno scioglimento dei consigli nei quali siedono i loro rappresentanti. E all’orizzonte altre nubi si profilano con la redazione, in corso, del piano urbanistico di coordinamento che, da quanto si sente nelle stanze del palazzo, porterà altro degrado ed altro malaffare. Credo che Caserta non sia arrivata mai tanto in basso. Se la Casa delle Libertà fosse, in maniera miope, pensosa solo dei propri interessi, si potrebbe dire “tanto peggio, tanto meglio” nel senso che il saccheggio della cosa pubblica da parte del centro sinistra, ormai da tutti percepito, giova certamente alla vittoria elettorale del centro destra. L’alto senso invece del bene comune, che sta contraddistinguendo l’azione dei consiglieri comunali della Casa delle Libertà (i soli fino ad oggi che hanno trattato in consiglio comunale, sia pure inascoltati, i punti vitali della città stessa), ci spinge a chiedere un’inversione di tendenza, ci spinge a chiedere ai Partiti della maggioranza di intervenire con urgenza in questo scempio perché l’azione del sindaco Petteruti e del Presidente De Franciscis, oltre a danneggiare la città e la provincia, danneggia fortissimamente la credibilità dei partiti e delle formazioni che li hanno espressi. E alimenta, alla fine, il disfavore che la gente ha per la politica e per le Istituzioni".

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