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Approvato il piano generale del traffico urbano

Aversa - Un consiglio comunale pieno di argomenti di grande interesse, quello che si è svolto oggi. L’assise è iniziata con la discussione di diverse interrogazioni, quasi tutte presentate dal consigliere comunale Nino Capone. Il diessino ha...

Un consiglio comunale pieno di argomenti di grande interesse, quello che si è svolto oggi. L’assise è iniziata con la discussione di diverse interrogazioni, quasi tutte presentate dal consigliere comunale Nino Capone. Il diessino ha chiesto le procedure per la scelta dei professionisti, due psicologi, un avvocato ed un assistente sociale, impegnati nella realizzazione del progetto, finanziato dalla Regione, ‘ascolto ed orientamento’, per il sostegno delle vittime di reati quali l’usura e l’estorsione. Il sindaco Mimmo Ciaramella ha chiarito come il progetto sia stato oggetto di un avviso pubblico ed i candidati siano stati selezionati, attraverso titoli e colloquio, da una commissione formata da dipendenti comunali (Loria, Gambardella, Nerone, Simone) e che quindi non ha percepito consensi. Dopo un’interrogazioni sugli obiettivi raggiunti in campo di politiche sociali dal consulente Gambardella, si è parlato dello sportello unico per l’edilizia che “è stato già attivato – ha chiarito l’assessore competente Mario Tozzi – prevede l’informatizzazione di tutte le pratiche edilizie e si troverà al piano terra della casa comunale, insieme all’Urp e all’ufficio pass”. Nicodemo Bonetto ha invece chiesto notizie sulla figura del cappellano del cimitero, che “non esiste più come dipendente comunale, ma come assistenza religiosa assicurata da protocolli d’intesa con la Diocesi” – ha spiegato l’assessore competente Mario Tozzi. Un’interrogazione è stata riservata anche ai lavori in via Rossano, in pieno centro storico, “lavori sospesi – ha spiegato l’assessore Rotunno – perché la ditta che si è aggiudicata i lavori è la stessa che lavora in Piazza Vittorio Emanuele, e si scelto, in maniera strategica, di procedere per step successivi”. Grande interesse per l’interrogazione in merito al piano commercio. “Sono sincero – ha detto il sindaco. Non so nemmeno io perché non si riesce ad adottare tale strumento. Ai dirigenti regionali, deputati ad apporre il visto di conformità, ho detto che ero pronto a depennare i punti, tra cui la creazione del Gacp a via Seggio, pur di concludere l’iter amministrativo. Ma niente dalla Regione si è mosso”. All’unanimità dei presenti, l’assise ha approvato il piano generale del traffico urbano, elaborato dagli ingegnerei Luigi Pagliata e Giulio Davini. Il piano, di durata biennale, ha un costo piuttosto contenuto, relativo soprattutto al rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale. L’obiettivo è migliorare la mobilità urbana e ridurre l’inquinamento ambientale. I tecnici hanno elaborato il piano tenendo conto del traffico interno (16mila auto che si spostano nelle sole ore mattutine di apertura delle scuole), del traffico di scambio e di attraversamento; hanno individuato in via Di Jasi, via Raffaello, via D’Acquisto, via Magenta e parte della Variante le zone di maggiore criticità ed hanno previsto l’istituzione di zone a traffico limitato nei giorni festivi, in via Roma (dall’Arco a via Andreozzi), in via Seggio e in via Sanfelice ed hanno proposto di pedonalizzare le aree, in maniera parziale, anche nei giorni feriali. Il piano prevede, inoltre, tariffe omogenee nelle tre zone della città, direzionale, istituzionale e ferroviaria, con riduzioni per i residenti. L’assise ha anche approvato il regolamento per la disciplina delle procedure per l’installazione e la modifica degli impianti radioelettrici. “In base a questo regolamento – ha detto il presidente della commissione statuto Nicola Graziano – i gestori della telefonia, per installare le antenne sugli edifici, dovranno presentare un piano di sviluppo che tenga conto di quanto già è stato fatto. Non si vuole certo fermare il progresso, ma si vuole preservare la salute pubblica”. Il regolamento è stato emendato in base ai suggerimenti del consigliere comunale Volpe, che si è fatto portavoce delle esigezne di un gruppo di residenti di viale Kennedy e delle osservazioni del consigliere alleanzino Scalzone. In base agli emendamenti, la distanza minima da un antenna all’altra dovrà essere di 500 metri; le antenne dovranno essere lontane dalle cabine elettriche; tra due antenne dovrà essere posta una centralina; le misure relative all’inquinamento realizzate dall’Arpac dovranno essere pagate dai gestori della telefonia. Rimandato al regolamento dell’Ici, la possibilità di aumentare al sette per mille l’imposta comunale per gli edifici che hanno installato le antenne. Il consiglio comunale ha, poi, varato la concessione del diritto di superficie al complesso di S. Lorenzo, per trent’anni, dell’area retrostante la sede parrocchiale, per realizzare strutture sportive e ricreative per giovani ed anziani e la concessione di uno standard comunale al gruppo ‘Agesci Aversa 2’. Rinviata la concessione edilizia alla clinica ‘Villa Fiorita’, i provvedimenti relativi al regolamento per le tasse sui rifiuti solidi urbani e la modifica dello statuto comunale per la nomina del difensore civico. Approvata, invece, la determinazione delle aliquote per l’anno 2007 relative all’Ici e all’Irpef che restano invariate, senza alcun aumento di tasse per i cittadini. L’assise ha determinato la nuova composizione del collegio dei revisori dei conti: Nicola Musto come Presidente (indicato da FI), Nazareno Mollichella, membro confermato (indicato da An), Francesco Grimaldi (indicato dall’Udeur). L’assise si è conclusa con il bilancio dei cinque anni fatto dal leader dell’opposizione Nicola Graziano, che oggi lascia la politica per dedicarsi esclusivamente all’impegno nelle aule di giustizia come magistrato. “Ho svolto – ha detto Graziano – il mio mandato con costante dedizione, sacrificando tutto il tempo che avevo a disposizione, così sottraendolo alla famiglia, agli affetti ed alle altre passioni che pure riempiono la mia vita. Mi sento onorato di aver rappresentato gli interessi di una collettività, complessa ed articolata, come quella aversana, di averli rappresentati con decisione e forza, di aver interpretato le esigenze di una città variopinta e generosa, severa e magica, di aver assecondato i desideri di crescita e di riscatto della nostra Terra. La mia è stata una politica dei sorrisi e del saluto, del rispetto e dell’appartenenza, della fedeltà al pari di un suddito nei confronti del popolo sovrano. Il ricordo più bello è legato alla notte della vigilia di Natale 2002. La casa comunale era occupata da alcuni lavoratori che manifestavano per il loro posto di lavoro. Trascorremmo la notte in compagnia, lontani dalle nostre famiglie, scherzando sul nostro futuro ed esorcizzando le paure di un futuro incerto e cupo. Oggi quei lavoratori sono assunti a tempo indeterminato e forse un pizzico della loro forza e della loro caparbietà mi appartiene per sempre. Ho condotto tante battaglie. Le ho condotte con autonomia ed indipendenza. Sono stato insultato, fronteggiato apertamente con aspre critiche da parte dei miei avversari politici, a volte anche dai miei presunti alleati. La cosa più triste è aver condotto a volte battaglie praticamente da solo. Per molto tempo a qualcuno ha fatto comodo che io facessi da parafulmine delle contraddizioni della nostra parte politica. Ma poi col tempo è emerso chiaro il disegno di quanti (appartenenti al mio stesso schieramento) non potevano tollerare la continuazione di un percorso che io avevo iniziato ed intendevo continuare perché questo toglieva spazio, visibilità e poltrone da occupare. Nell’avvicinarsi della fine del mandato il disegni si è palesato e con un colpo di spugna si è cercato di cancellare la storia. Contro la mia storica esperienza, vi è stata una levata di scudi, pregiudiziale e preliminare – ha detto Graziano – asettica e suicida, e, pur di continuare ad avere posti al sole, alcuni Soloni della politica si sono inventati metodi democratici che contenevano, però, il germe di una epidemia devastante e mortale. E’ sotto gli occhi di tutti la devastazione provocata dalla presunzione di chi non ha saputo fare i conti con il proprio passato e soprattutto con il mutare del contesto sociale e politico nel quale si muoveva. Oggi il centrosinistra si è frantumato in macerie sia che si affermi il legittimo vincitore delle primarie sia che vincano quanti, sbugiardando se stessi e la propria parola nonché la propria firma, con assurda presunzione si considerano ancora nella facoltà di poter decidere per gli altri. Assistiamo ad un sistema impazzito”.

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