Iorio (Aislo): Lettera aperta al Sindaco di Caserta

L’appello lanciato oggi su un giornale casertano dall’assessore comunale Arturo Gigliofiorito merita attenzione e qualche proposta per non lasciarlo cadere nel vuoto.
Certamente fa ben sperare che un pubblico amministratore sottolinei il ruolo decisivo delle associazioni per far crescere la partecipazione democratica e la vita civile della città capoluogo. Non a caso viene rimarcato da una persona da sempre attenta e sensibile ai temi del volontariato e dell’associazionismo (cattolico e civile).Del resto nel nostro Paese il principio della sussidiarietà si afferma sempre più come valore fondante di una “cittadinanza attiva” (Arena),che vede coinvolte le persone – singole o associate – a fianco delle istituzioni per il raggiungimento di obiettivi comuni,di beni e servizi di pubblica utilità.
A tal fine non basta riconoscere questo valore,ma occorre praticarlo con coerenza. Nella nostra città sono attive e presenti associazioni di vario tipo ed interesse. Sempre più spesso scendono in campo sui temi più scottanti ed urgenti - come quelli dei beni culturali e naturali,dei rifiuti,dell’acqua,dell’ambiente,dell’educazione permanente) . Per fortuna stanno cominciando a colmare un vuoto preoccupante lasciato dai partiti in crisi di contenuti,di valori e di rappresentanza.E’ giunto il momento che anche le istituzioni e gli enti locali facciano la loro parte fino in fondo,in coerenza con le nuove norme del federalismo e della riforma Art V della Costituzione.
Per questo avanzo al Sindaco di Caserta ed all’assessore Gigliofiorito una proposta: costituire un Forum cittadino delle Associazioni (così come già da tempo è stato proposto dalla rete casertana di associazioni CO.AS.CA), con delega e struttura funzionale a supporto degli organi consiliari e della giunta,dotato di risorse del bilancio comunale per sostenere iniziative e progetti sui vari temi da promuovere (attività di studio e di ricerca sul territorio – elaborazione proposte e interventi di merito – osservatori tematici e progettazione di interventi).
Per entrare nel merito si potrebbe iniziare proprio dalle deleghe affidate all’assessore Gigliofiorito:-promuovere azioni a sostegno delle pari opportunità (in primo luogo sul lavoro);-sostenere politiche per l’orientamento (scolastico e lavorativo) dei giovani e dei soggetti più deboli nel mercato del lavoro;
-creare strutture di accoglienza per i giovani e centri di promozione di attività culturali e per il tempo libero;
-rafforzare le politiche per la convivenza e integrazione tra culture,tradizioni e religioni diverse (a partire da quelle di cui sono portatori i cittadini stranieri presenti sul territorio);-protezione civile e volontariato per assistenza a soggetti più deboli o emarginati (a partire dagli anziani,soggetti a rischio,ecc);
-diffondere nelle scuole la cultura della pace,della convivenza civile e della legalità (lotta contro la camorra e poteri forti dell’economia).
Infine, è necessario aprire una nuova stagione di concertazione con le forze sociali (sindacati ed imprese) per rilanciare politiche attive del lavoro e dello sviluppo locale – fondate in primo luogo sulla qualità,capacità “attrattiva” del territorio; sulla piena valorizzazione delle risorse storiche e culturali; su un sistema integrato di istruzione,di formazione,di ricerca e di innovazione.