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Martedì, 23 Aprile 2024
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Consiglio Comunale pieno di lavoro

Caiazzo - Consiglio comunale, numerose quanto interessanti le comunicazioni del sindaco; saltate invece per assenza di Fabio Sgueglia le interrogazioni che per qualcuno avrebbero dovuto rappresentare il piatto forte. Ormai diventa difficile anche...

Consiglio comunale, numerose quanto interessanti le comunicazioni del sindaco; saltate invece per assenza di Fabio Sgueglia le interrogazioni che per qualcuno avrebbero dovuto rappresentare il piatto forte.
Ormai diventa difficile anche riportare una sintesi dell’enorme mole di lavoro prodotto dall’amministrazione capeggiata dal sindaco Stefano Giaquinto che in apertura del recente consiglio comunale ha comunicato ai presenti (cioè nessuno oltre i consiglieri che hanno onorato l’impegno perché, nonostante i vistosi -e costosi- murali predisposti dall’Ente, l’assenza di pubblico rimane dolente nota) numerose ed interessanti novità, che non sempre si prospettano positive. Ma la chiarezza è sempre stata prerogativa del primo cittadino, nel bene e nel male. Per non lasciare ai cortesi lettori il proverbiale amaro in bocca, iniziamo col riferire che a breve una nuova stangata potrebbe abbattersi sui contribuenti dell’intera Provincia in seguito allo smembramento dell’Ato 2, del quale, grazie ad una bella legge regionale targata Bassolino, confluirebbero nel nuovo ambito Ato 5 (evviva la fantasia!) anche gli ingenti debiti, si vocifera accumulati in decenni di scellerata gestione del Consorzio Idrico “Terra di Lavoro” e che, all’italiana, verrebbero “spalmati” sull’incolpevole utenza cioè fra i Comuni che ne fanno parte. Come, d’altronde, si è già verificato per le acque reflue, anche se la stangata è ancora in itinere. In precedenza Giaquinto ha riferito che i preposti sono impegnati nella predisposizione del bilancio 2007, che dovrebbe approdare in assise entro marzo; in tale occasione potrebbero essere discusse le interrogazioni prodotte in particolare dal capogruppo Udeur Fabio Sgueglia fra l’altro sulla sicurezza e sui cosiddetti mini loculi, per cui anni addietro fini nell’occhio del ciclone la defenestrata amministrazione Sorbo. Il sindaco ha anche reso noto che mercoledì 21 febbraio si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale dei ragazzi, che nei prossimi giorni verrà convocato per l’insediamento e la conseguente elezione del nuovo sindaco dei ragazzi. Interessante, soprattutto per i potenziali beneficiari, la comunicazione relativa alla richiesta, formulata lo scorso mese alla Regione, di ulteriori fondi da ripartire, ai sensi dell’ordinanza 905, fra i terremotati del 1980 che, dopo circa trent’anni, non hanno ricevuto il becco di un quattrino, ma spesso si sono indebitati per onorare gli impegni assunti con imprenditori e tecnici incaricati in seguito all’approvazione delle pratiche da parte degli uffici comunali. Ma il piglio di Giaquinto si è visto soprattutto dalle comunicazioni relative alle proteste formulate nei confronti del Consorzio rifiuti, ma dirette ai tanti Comuni morosi, in quanto, pur essendo stato sempre puntuale nei pagamenti, il Comune di Caiazzo è ripetutamente costretto a subire i disagi conseguenti a blocchi delle discariche e scioperi dei lavoratori che, giustamente, rivendicano il salario. Anche per la questione strutturale delle Opere Pie o meglio per l’enorme complesso immobiliare concesso in comodato alla Provincia per ospitarvi, previa ristrutturazione, le scuole superiori, Giaquinto è intervenuto con decisione, ed altrettanto farà nei confronti della Sovrintendenza che ancora non ha rilasciato i dovuti pareri. In seguito il parlamentino ha approvato all’unanimità dei presenti (assenti Fabio Sgueglia, Pasquale Mennillo e Nicola Sibillo, ma avrebbe “fatto” notizia il contrario) tutti gli argomenti: statuto e schema dell’atto costitutivo (sarà sottoscritto martedì 27 febbraio) dell’associazione nazionale “Città del Varietà” con sede permanente in Caiazzo; nuovi indirizzi per nomine e designazioni di rappresentanti comunali in altri Enti, aziende, istituzioni; accettazione donazione frantoio già sistemato in piazza Portavetere; nuova convenzione per la costruzione e gestione di una nuova caserma dei Carabinieri con formula “project financing” cioè di proprietà comunale sin dal primo giorno ma costruita a spese di un imprenditore che in cambio la gestirà per quarant’anni cioè potrà incassare il pigione per trentatré atteso che il ministero ha escluso categoricamente i primi sette anni. Dulcis in fundo, regolamento per la progettazione e gestione degli impianti di telecomunicazione. Con una forzatura il presidente Pasquale Simeone ha concesso al consigliere Stefano Mennillo d’interrogare il sindaco riguardo a una dura reprimenda che, sempre sulla vicenda antenne, il primo cittadino gli aveva rivolto tramite stampa, ma durante la discussione lo stesso Mennillo, che inizialmente voleva dolersene, di fronte ai reiterati addebiti di Giaquinto, ha dovuto scusarsi ripetutamente, riconoscendone la fondatezza, in particolare riguardo al suo voto contrario al provvedimento con cui il Consiglio ha disposto il pagamento ai progettisti del regolamento, forse perché condizionato da Fabio Sgueglia. Mennillo, però, ha insistito che la sua lotta non è stata contro l’installazione di una nuova antenna nei pressi della sua abitazione ma contro le radiazioni, consapevole dei loro deleteri effetti sulla salute umana. Più volte, durante la discussione, il sindaco ha precisato che è saltata definitivamente l’installazione di una nuova antenna in via Guadanelle, ma perché la Ericcson ha posizionato il nuovo impianto sul vicino traliccio della Omnitel, da dove, quindi, le moltiplicate emissioni saranno sparate anche verso casa Mennillo. Ed il suo tacito avallo conferma che non ne faceva una questione di campanile.

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