Concluse le consultazioni. Napolitano: oggi la decisione
(Roma) E’ stata la seconda giornata di consultazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per trovare una soluzione alla crisi di governo causata dalle dimissioni presentate dal premier Romano Prodi dopo l’esito negativo del voto al...
(Roma) E’ stata la seconda giornata di consultazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per trovare una soluzione alla crisi di governo causata dalle dimissioni presentate dal premier Romano Prodi dopo l’esito negativo del voto al Senato sulla politica estera. Oggi il capo dello Stato ha incontrato tutti i gruppi dell’opposizione, in mattinata, e della maggioranza, nel pomeriggio, per concludere poi con i presidente emeriti della Repubblica, Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi.
Ciò che ne è uscito è quanto mai chiaro, almeno per ciò che riguarda la maggioranza. Dopo aver sottoscritto il documento dei dodici punti programmatici presentato da Prodi come condizione della sua permanenza al governo, i gruppi parlamentari dell’Unione hanno confermato a Napolitano che non esistono alternative a Romano Prodi verso cui ribadiscono il loro sostegno, invitando il presidente della Repubblica a rinviare il governo alla fiducia delle Camere.
«Napolitano – ha riferito il segretario dei Ds Piero Fassino dopo l’incontro con il capo dello Stato - ci ha informato sull'andamento delle consultazioni, ha chiesto la nostra opinione, noi abbiamo ribadito fiducia a Prodi, la convinzione che ci siano le condizioni per raccogliere la fiducia alle Camere e per consentire di andare avanti. Per questo chiediamo il rinvio immediato alla Camere. Pensiamo questo, non solo perché in questi giorni abbiamo verificato che ci sono le condizioni politiche per superare la crisi, ma anche perché il Paese ha bisogno di questo, in modo da assolvere gli impegni. Non bisogna interrompere il cammino positivo del governo e ci sono impegni internazionali importanti da rispettare per i quali - ha aggiunto Fassino - il governo Prodi deve tornare alla sua piena operatività».
Aperture durante la giornata sono arrivate dai gruppi anche per un eventuale allargamento della maggioranza, anche se solo a senatori singoli. In questo senso Marco Follini, del movimento “Italia di mezzo” ha confermato che sta riflettendo sull’eventualità di dare il suo voto di fiducia all’esecutivo dell’Unione.
Dal fronte dell’opposizione, invece, se c’è compattezza nel rifiutare l’ipotesi di una riconferma del governo attuale, come altresì di un qualsiasi Prodi-bis, altrettanto non si può affermare su ciò che dovrebbe essere l’eventuale dopo-Prodi. I partiti della Cdl si dividono tra chi chiede subito le elezioni (Lega), chi vuole un governo istituzionale (Udc), chi invece si limita a dire “no” a un Prodi-bis (Forza Italia) e ad una maggioranza parlamentare che sia basata sui senatori a vita (An).
Dalle forze dell’Unione il sostegno a Romano Prodi è stato convinto. Ed è andato crescendo nel corso della giornata. I vertici e le riunioni di partito si sono susseguiti e tutti hanno messo in evidenza che non esiste, al momento, una maggioranza alternativa. Al massimo si può pensare ad una maggioranza allargata per rafforzare i numeri esigui del Senato. In tal senso, il vertice di ieri sera, in cui sono stati messi in chiaro i punti cardine che devono sottostare all’azione del governo, sembra aver compattato la maggioranza attorno alla figura del premier e all’organigramma del governo. A dimostrazione di ciò è arrivato il commento del ministro degli Esteri e presidente dei Ds Massimo D’Alema. «Romano Prodi ha indicato con molta chiarezza le scelte fondamentali che debbono caratterizzare un rilancio dell'azione di governo e su questa base si può ripartire».
A conclusione del giro di consultazioni, terminato con l'incontro con il presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano ha annunciato alla stampa che domani mattina annuncerà la sua decisione sulla soluzione della crisi. Decisione che, ha detto, "mi riservo naturalmente di motivare".