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Ds denunciano: 'Il Puc fantasma'

Recale - Il martoriato calvario del Piano Urbanistico Comunale di Recale, sommersoda una valanga di ricorsi, bloccato per mesi in Consiglio comunale,viziato da irregolarità così gravi che la stessa maggioranza, nella sedutadi venerdi 9 ha dovuto...

Il martoriato calvario del Piano Urbanistico Comunale di Recale, sommersoda una valanga di ricorsi, bloccato per mesi in Consiglio comunale,viziato da irregolarità così gravi che la stessa maggioranza, nella sedutadi venerdi 9 ha dovuto gettare la spugna abbandonando l'aula consiliare,nasce da cause ben precise: per scoprirle, è sufficiente dare un'occhiataai documenti ufficiali con i quali ben otto esponenti della maggioranza,compreso il sindaco Porfidia, ammettono di avere interessi personali nelPUC.
Una così estesa compartecipazione di amministratori ai benefici dellostrumento urbanistico ha gravemente compromesso la procedura di adozione:infatti, tutte le votazioni si sono svolte con un numero di consiglieriinferiore al quorum previsto dalla legge. Addirittura, per aggirarel'incompatibilità nell'adozione finale, il PUC è stato portato in aula inuna forma diversa da quella in cui era stato pubblicato. Come se nonbastasse, la Legge regionale 16/2004 dispone che il RegolamentoUrbanistico Edilizio Comunale venga approvato dal Consiglio comunale edepositato per 30 giorni per consentire ai cittadini di presentareosservazioni. Nulla di ciò è stato fatto, il RUEC è stato approvato soloin Giunta, espropriando il Consiglio di una sua competenza esclusiva emortificando i diritti e le funzioni dei consiglieri.Per tutelare meglio gli interessi di pochi, tutte le osservazionipresentate dai partiti e dalle Associazioni per migliorare la qualità delPUC sono state respinte in blocco, negando ai cittadini il diritto ad unosviluppo equilibrato e vivibile della città, a servizi adeguati, aiparcheggi, al verde pubblico, agli spazi collettivi.
La designazionearbitraria e partigiana delle zone sature ha mortificato le aspirazioni ele aspettative di centinaia di cittadini, concentrando l'espansioneedilizia in poche aree nelle quali ricadono, guarda caso, gli interessidel sindaco e di gran parte della maggioranza consiliare.
La decisione di forzare l'adozione del PUC nella seduta del 12 febbraiosenza sanare le innumerevoli violazioni produrrà l'ennesimo fantasmaurbanistico della nostra storia cittadina, difforme dagli indirizzi delpiano territoriale provinciale, sprecando ancora una volta i soldi deicittadini per un piano destinato a non superare i controlli di merito.Questo sciagurato copione si ripeterà fin quando il Piano urbanisticocontinuerà ad essere considerato come lo strumento per portare profittiprivati ad una piccola parte dei cittadini.
Solo un profondo rinnovamento del quadro politico ed amministrativo delnostro Comune, con l'ingresso di nuove forze politicamente coerenti emotivate, ci permetterà di rompere questo circolo vizioso e di progettareil futuro del nostro territorio guardando all'interesse dell'interacollettività, in un confronto che dia spazio alle ragioni dell'opposizionee coinvolga tutti i cittadini e le loro associazioni.
Recale, 12 febbraio 2007

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