"A circa due anni dall’elezione di Sandro De Franciscis alla presidenzadella Provincia di Caserta è coerente esprimere una valutazione dimerito sull’operato della nuova amministrazione. E’ anche utileallertare il senso critico e provare a prevenire limiti ed errorinell’azione amministrativa concreta per non sprecare le occasioniofferte dal Vertice del Governo a Caserta.
Se la politica invece si manifesta non impegnata a costruire, a fare, maa stigmatizzare solo le difficoltà, nella ricerca quotidiana di unavisibilità fine a se stessa, rischia di allargare la distanza con lasocietà e non dare soluzione ai problemi concreti.Intanto vogliamo ricordare che gli Assessori sono “nominati”, aconfortarne la natura di “saggi” e consiglieri del Presidente, in capoal quale è unificata sia la responsabilità politica che larappresentanza legale. La giunta quindi non deve essere una secondaassemblea, non eletta, destinata inevitabilmente a svuotare e svilire lafunzione di indirizzo e controllo del Consiglio Provinciale: per evitarequesto occorre ricercare il giusto equilibrio e una sintesi efficace trai diversi livelli istituzionali e il tavolo politico, una prassi cherilanci il dialogo tra i gruppi consiliari di maggioranza e tra lesegreterie dei partiti della coalizione,Occorre soprattutto definire una pratica che risponda al preoccupante ediffuso disagio sociale, alle prolungata emergenza, sotto almeno dueprofili:- profilo economico-territoriale, in particolare riguardo al sistemadella mobilità, con effetti negativi sia sotto l’aspetto della qualitàambientale che sotto quello, correlato, della perdita di competitivitàche comporta de-localizzazione delle attività produttive e perdita dioccupazione e di reddito;
- profilo politico-istituzionale, cioè della possibilità di programmare,coordinare e strutturare il sistema territoriale mediante una visioned’insieme;
in modo da poter definire la “missione” della Provincia e quindiconsentirne il decollo con idee chiare ed obbiettivi precisi".