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Ricerca scientifica, presentato il progetto Envirad

Caserta - Gli studenti di sette istituti superiori casertani saranno impegnati nelle attività di monitoraggio del radon (gas radioattivo pericoloso per la salute umana se inalato), nell’ambito del progetto di ricerca scientifica “Envirad”...

Gli studenti di sette istituti superiori casertani saranno impegnati nelle attività di monitoraggio del radon (gas radioattivo pericoloso per la salute umana se inalato), nell’ambito del progetto di ricerca scientifica “Envirad”, sostenuto dalla Provincia e promosso dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare, in sinergia con l’Università Federico II di Napoli e la Seconda Università.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina agli organi di informazione nella sala conferenze di Villa Vitrone. “Il progetto – ha sottolineato il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis – apre il capitolo, denso di potenzialità, della collaborazione tra istituti superiori, istituzioni e università. Le scuole casertane stanno assumendo sempre più un ruolo attivo di leadership culturale e al mondo accademico quest’Amministrazione sta offrendo sostegno e sinergia, con l’obiettivo di garantire una reale crescita formativa dell’intero territorio”. Con De Franciscis, alla conferenza stampa hanno partecipato gli assessori provinciali all’Università e ricerca scientifica, Lucia Esposito, e alla Pubblica istruzione, Enrico Milani, il pro-rettore della Sun Benedetto Di Blasio, il preside della Facoltà di Scienze Ambientali della Sun Paolo Pedone, il direttore del Dipartimento di Scienze ambientali, Antonio D’Onofrio, il responsabile scientifico del progetto “Envirad”, Vincenzo Roca (docente del Dipartimento di Scienze Fisiche della Federico II), Emilio Ambrisi in rappresentanza dell’Ufficio scolastico regionale. Presenti inoltre dirigenti scolastici e docenti degli istituti superiori casertani coinvolti nell’iniziativa: il liceo scientifico “Diaz” di Caserta, il liceo classico “Nifo” di Sessa Aurunca, l’istituto “Pizzi” di Capua, lo scientifico “Quercia” di Marcianise, L’istituto tecnico “Villaggio dei ragazzi” di Maddaloni, il liceo classico e scientifico di Piedimonte Matese e l’Itis “Volta” di Aversa.
Envirad ha lo scopo di svolgere insieme agli studenti un’attività di ricerca in radioattività ambientale, finalizzata alla valutazione dell’esposizione al radon nelle scuole e alla misura della concentrazioni di questo gas radioattivo naturale nel suolo. Le attività si propongono di produrre dati in due campi: quello dell’effetto delle radiazioni ionizzanti sulla salute e quello dei fenomeni della dinamica della crosta terrestre, in cui la conoscenza delle variazioni nei livelli del radon emesso dalle rocce può giocare un ruolo importante.Per gli assessori Esposito e Milani “al di là del suo alto valore scientifico, il progetto contribuisce alla diffusione della cultura scientifica tra i giovani e s’inserisce nel percorso di collaborazione e di apertura della Provincia al mondo dei saperi”. Il preside Pedone ha aggiunto: “L’impegno, anche di carattere economico della Provincia, dà forza alle nostre attività e rappresenta per il mondo accademico un concreto segnale di attenzione e sensibilità”. Entro ottobre saranno presentati i primi risultati della ricerca e sono previste anche forme di premialità per gli studenti che si saranno distinti nel percorso. “L’Istituto nazionale di fisica nucleare – ha spiegato Roca – ha accettato di supportare il progetto e di assecondare così il tentativo di puntare verso un’attività strutturata e continua. Il sostegno degli altri Enti lascia sperare nella realizzazione di un meccanismo non effimero che col tempo possa portare alla realizzazione di una rete di scuole che, partecipando a queste e ad altre attività, possa legarsi in un rapporto forte e prolungato con l'Università, della quale costituisce il naturale e più immediato bacino di utenza”.

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