Bisogna muoversi con più forza verso l'estero ma, allo stesso tempo, anche attrarre l'estero. E' quanto auspica il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino. Lo fa nel corso del suo intervento al convegno 'Sinergie Stato-Regioni' organizzato, a Napoli, dal ministero del Commercio Internazionale e dalla Regione Campania. Bassolino parla della globalizzazione, "una sfida, un'occasione ma anche un rischio". Una concorrenza che si può affrontare. Non puntando sul costo del lavoro, ma "innovando il prodotto, aumentando la qualità". "Agire sul costo del lavoro è un'illusione - ha sottolineato - il divario tra il salario italiano e quello delle economie emergenti è troppo ampio, incolmabile nel periodo medio. Nemmeno l'azienda più irregolare potrebbe riuscirci".
Poi, aggiunge Bassolino, bisogna procedere anche nella direzione opposta: attrarre investitori stranieri, al Sud come in Italia, "il punto più delicato e critico". "Nel Mezzogiorno le imprese a partecipazione estera presente nell'area meridionale occupano appena il 7% degli occupati, e realizzano il 5% del loro fatturato", dice Bassolino. Ricorda, il governatore, che la Campania è stata la prima regione ad aver avviato la "prima privatizzazione di uno dei più grandi aeroporti" ('una privatizzazione, vera, seria all'80%'), ma dice anche che le imprese estere percepiscono che le infrastrutture sono deboli, nonostante i progressi fatti. Punta l'attenzione sulla necessità di fare sinergia, tra Governo centrale, regioni e imprenditori, così come definisce determinanti elementi come le aree di localizzazione industriale libere o gli sportelli "davvero unici". Ostacoli che necessitano di decisivi interventi delle istituzioni locali. "Giovedì ci sarà un impegnativo appuntamento, la conferenza Stato-Regioni - ha concluso Bassolino - sempre di più penso che le regioni meridionali debbano partecipare. Se noi sappiamo coordinarci siamo più di 20 milioni di abitanti, una grande forza"