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Ventre interviene sulle citta' metropolitane

Caserta - "E’ di grande attualità in questi giorni, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del nuovo codice per le Autonomie, parlare di città metropolitane. Esse erano già state previste dalla riforma del titolo V della...

"E’ di grande attualità in questi giorni, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del nuovo codice per le Autonomie, parlare di città metropolitane. Esse erano già state previste dalla riforma del titolo V della costituzione. La loro nascita rappresenta la svolta del sistema istituzionale italiano con il quale l’aggregare aree geografiche dovrebbe comportare la fruizione, da parte dei cittadini, di servizi migliori a minor costo. Ed inevitabilmente, com’è giusto che sia, anche noi dobbiamo considerare l’eventualità della istituzione della città metropolitana di Napoli. La vicinanza della nostra città e la contiguità territoriale provinciale, ha comportato fino ad ora solo svantaggi per noi tutti. Non possiamo dimenticare lo scempio compiuto sulle nostre coste ove sono stati trasferiti in massa gran parte degli sfollati partenopei, per non parlare poi dello sversamento dei rifiuti, ed ancora, il trasferimento della propria residenza da parte di tantissimi desiderosi di una città più vivibile. Questa vicinanza quindi, che per il passato ci ha comportato più svantaggi che altro, dobbiamo, nella nuova ottica, trasformarla in ricchezza. Del resto occorre anche fare un’altra considerazione e prendere atto che Caserta certamente non può competere con Napoli comune più antico ed importante demograficamente. Ed allora penso che la città metropolitana non debba essere “subita” ma accolta con favore per cercare quindi di ottenere quei benefici fino ad ora mai usufruiti. Fra l’altro la storia contemporanea ci impone altri e più alti traguardi ed in effetti la sfida riguarda oggi il Mediterraneo, con ambiti territoriali che superano quindi quelli locali e nazionali. In questa ottica sono favorevole all’attuazione del nuovo disegno istituzionale che aggreghi una zona ampia, anche più ampia di quanto fino ad ora ipotizzato. Si potrebbe infatti pensare ad una conurbazione che da Napoli si spinga fino a Capua, integrando così realtà e zone con vocazioni diverse, da quella storica, a quella turistica a quella industriale. L’evolversi dei tempi e stare al loro passo comporta sicuramente l’abbandono di situazioni pregresse e, nel caso specifico, potrebbe apparire anche come la perdita di identità da parte di una popolazione. Del resto io che ho amministrato questa provincia per nove anni, che sono di questa terra, che sono legato al nostro territorio, che l’ho difeso in tutti i modi, capisco perfettamente le ritrosie di molti al nuovo progetto. Ma questo comunque non può e non deve in alcun modo significare la perdita della identità casertana. Essa ci appartiene e deve anzi svilupparsi e, paradossalmente, lo si può fare anche, ed a mio avviso meglio, svincolandosi da un concetto di territorio marcato da confini ben precisi. L’appartenere ad una conurbazione più ampia può fra l’altro sicuramente sviluppare sinergie. Numerosi a questo punto potrebbero essere gli esempi e ciò che è da augurarsi possa concretamente avvenire. Per quanto riguarda i trasporti si potrebbe ipotizzare l’allungamento dell’attuale metropolitana e finalmente, in assenza di “rivalità” campanilistiche la realizzazione del tanto agognato nostro aeroporto a Grazzanise. Lo sviluppo dei trasporti sicuramente sarebbe di aiuto alla commercializzazione dei prodotti e sarebbe un ulteriore impulso per il polo industriale ubicato alla periferia di Caserta con realtà importanti anche a livello nazionale quali il Tarì ed il recente Polo della qualità. Anche il turismo ne trarrebbe giovamento. Basti pensare alla continuità della costa casertana con quella napoletana e quindi ad una possibile azione di rilancio della stessa in maniera più organica ed efficiente. Proprio queste considerazioni, certamente di lungo respiro, ma indubbiamente utili a tutti devono far sì che le perplessità di molti possano essere accantonate per un futuro migliore e competitivo sotto tutti gli aspetti".

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