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Bove (Prc): 'Convocare gli stati generali dell'Unione'

Caserta - Durante le prove generali di questa sorta di “rimpasto mediatico” sonostati commessi due errori politicamente rilevanti: il primo è statoquello di pensare che il confronto nell'ambito del partito democraticopotesse condurre a soluzioni...

Durante le prove generali di questa sorta di “rimpasto mediatico” sonostati commessi due errori politicamente rilevanti: il primo è statoquello di pensare che il confronto nell'ambito del partito democraticopotesse condurre a soluzioni valide per tutta la coalizione, come se glialtri non contassero niente o, peggio ancora, come se l'organizzazionedell'amministrazione fosse un affare privato di DS e Margherita. Il secondo, ancora più grave, è stato quello di voler affrontare il temadella “rimodulazione” della giunta senza prima organizzare unadiscussione esauriente su ciò che è stato fatto in questi venti mesi digoverno della provincia e su ciò chebisogna fare. Gli errori, anche quelli gravi, possono essere "riparati”,per ottimizzare e lanciare ancora più fortemente l'azione amministrativadella provincia e per evitare la frantumazione della coalizione, comesta già avvenendo adAversa, dove la condotta di DS e Margherita ha prodotto una situazionein cuidifficilmente sarà possibile recuperare l'unità dell'intera coalizione eche anzi potrebbe riflettersi su tutti gli altri scenari, costringendo ipartiti minori della coalizione a presentare candidati a sindacoalternativi a quelli proposti dall'Ulivo e ad aprire la crisi inProvincia. Per evitare questi rischi intendiamo lanciare la proposta diorganizzare in tempi brevi una riunione degli Stati Generali dellaUnione (amministratori, consiglieri e delegazioni dei partiti), nelquale si affrontino i temi nodali del programma (trasporti, acqua,rifiuti, servizi...) inaugurando una pratica di democrazia partecipatacon audizioni di massa dei sindacati, delle associazioni, dei movimenti.Un luogo ed un percorso che che tenga in debito conto le giuste esigenzeespresse dalle donne della Unione in tema di democrazia di genere e dipartecipazione e che sia anche l'occasione per affrontaredefinitivamente la questione delle società partecipate e degli Enti edil tema della partecipazione al governo allargato della Provincia diquei partiti che non hanno rappresentanza nella amministrazioneprovinciale e che però hanno contribuito in maniera decisiva allavittoria della Unione. Solo dopo questo esauriente chiarimento politicoe programmatico sarà possibile mettere mano eventualmente allarimodulazione delle deleghe in giunta e ragionare serenamente sulleprossime elezioni amministrative. Relativamente, poi, alle voci di richieste nostre in merito a eventualiredistribuzioni delle deleghe riaffermiamo il ragionamento politico cheabbiamo sempre fatto: l'Edilizia Scolastica deve essere ricongiunta allaIstruzione perché le problematiche sono intimamente connesse ed ènecessaria un unico referente amministrativo e per quanto riguarda laFormazione, riteniamo che essa debba essere collegata alla Istruzione masoprattutto organicamente strutturata alle Politiche attive per ilLavoro per garantire una adeguata e coerente progettazione, oltre cheessere gestita in maniera tale da garantire un rapporto positivo con ilivelli regionali, se non si vuole correre il rischio di lasciare alpalo la nostra provincia in un settore così importante come appuntoquello della Formazione.

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