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Prima festa provinciale della Sinistra Giovanile

Caserta - Il 4 Febbraio si terrà presso il Centro Antares di Caserta la prima festa provinciale della Sinistra Giovanile della Federazione Casertana. La festa avrà come titolo “Lavoriamo al futuro” ed è proprio dal titolo che si trarrà il...

Il 4 Febbraio si terrà presso il Centro Antares di Caserta la prima festa provinciale della Sinistra Giovanile della Federazione Casertana. La festa avrà come titolo “Lavoriamo al futuro” ed è proprio dal titolo che si trarrà il leit-motiv dell’intera manifestazione.La giornata comincerà alle ore 10:30 presso il Centro Antares di corso Trieste con un dibattito sul tema “I Giovani e la Precarietà”. Interverranno all’iniziativa il Sen. Massimo Villone (DS – Commissione Affari Costituzionali), l’on. Sandro De Franciscis (presidente della Provincia), on. Arturo Scotto (Deputato DS), Michele Colamonici (Segr. Gen. CGIL Caserta), Nicola Ucciero (Segreteria Nazionale SG), Michele Grimaldi (Segretario regionale SG), concluderà i lavori il Segretario Provinciale SG, Giuseppe Di Gregorio.
“La mia Amministrazione – sottolinea il presidente della Provincia, De Franciscis – ha rivolto sin dal suo insediamento particolare attenzione verso i giovani. Ho sempre pensato che i nostri ragazzi non siano semplicemente una risorsa ma la risorsa di Terra di Lavoro. Per questo abbiamo prodotto ogni sforzo e continueremo nell’impegno nella direzione di creare le condizioni perché le loro potenzialità possano esprimersi al meglio. Grazie al lavoro dei vari organismi della Provincia, abbiamo potuto notare come nell’ultimo anno e mezzo si sia rafforzato il legame tra i giovani e la nostra istituzione”.La giornata continuerà alle ore 16 presso Via Ceccano con la proiezione del Film “Il Vangelo secondo precario” e alle ore 18 con un concerto nel quale si esibiranno vari gruppi emergenti provenienti da varie zone della provincia. Alle ore 21, uno dei momenti più importanti della Festa, la messa in scena dello spettacolo di Ulderico Pesce “FIATo sul collo” : « “FIATo sul collo” racconta la vita di Antonio e Angela. Lavorano nello stabilimento lucano della Fiat-Sata di Melfi. Vivono ad Acerenza (PZ) e quando nel 1994 la Fiat seleziona gli operai da assumere attraverso contratti di formazione lavoro, parte il loro “sogno americano”: entrare in Fiat ed avere lo stipendio fisso. La vita quotidiana in fabbrica però, a poco a poco, trasforma il loro sogno in incubo. Attraverso la loro vita scopriremo cosa significano formule come “doppia battuta”: la fatica di 12 notti consecutive di lavoro anche per le donne; ritmi impossibili da sostenere e salari striminziti che provocavano focolai di protesta e conseguenti licenziamenti e provvedimenti disciplinari. Antonio e Angela usciranno dall’incubo partecipando con “nuova coscienza” alla lotta iniziata il 19 aprile del 2004 con la creazione di presidi davanti alla fabbrica, una lotta sostenuta dalla sola Fiom-Cgil, in cui le operaie e gli operai di Melfi di fronte ai soprusi della direzione aziendale rispondono “assediando la fabbrica”, una lotta che li vede costretti a resistere alle cariche della polizia con determinazione e orgoglio, una lotta storica, durata 21 giorni e che finisce con l’accettazione da parte della Fiat Sata delle richieste degli operai, tra le quali l’equiparazione del salario agli altri stabilimenti Fiat d’Italia e l’eliminazione della doppia battuta». Insomma uno spettacolo in linea con il tema portante della Giornata : il Lavoro e i Diritti. «La Festa della SG, è un momento davvero importante di crescita, di partecipazione, di divertimento e di impegno», ha dichiarato Giuseppe Di Gregorio segretario provinciale SG che così prosegue: «Abbiamo pensato di mettere al centro della nostra azione politica le questioni del lavoro in particolar modo rapportate alla condizione delle giovani generazioni che sempre di più sono costrette a vivere il loro lavoro e la loro esistenza in modo incerto e precario. In particolare,il dibattito, al quale parteciperanno tanti nomi importanti della politica e del sindacato, sarà un momento per riflettere, discutere e fare proposte. Lo spettacolo di Ulderico Pesce,poi, sarà un modo per raccontare a tutti con emozione e semplicità quale sia oggi il dramma delle condizioni di lavoro degli operai negli stabilimenti industriali e ci racconterà con forza il costo sociale dei licenziamenti e la grande dignità delle lotte operaie per la difesa del proprio posto di lavoro».

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