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Nasce losservatorio comunale sui farmaci negati

Aversa - Una e-mail ed un numero di fax per raccogliere le proteste degli aversani costretti per settimane al pagamento indiscriminato di farmaci e servizi sanitari. Finita l’emergenza dei farmaci negati, inizia la battaglia del sindaco di Aversa...

Una e-mail ed un numero di fax per raccogliere le proteste degli aversani costretti per settimane al pagamento indiscriminato di farmaci e servizi sanitari. Finita l’emergenza dei farmaci negati, inizia la battaglia del sindaco di Aversa Domenico Ciaramella a sostegno dei cittadini penalizzati dalla serrata dei farmacisti in sciopero contro la Regione Campania, inadempiente nei pagamenti delle ricette spedite. “Chiederò la restituzione dei soldi spesi in questo periodo istituendo un Osservatorio comunale sui farmaci negati a cui i cittadini potranno inviare la documentazione che attesti le spese sostenute – spiega il primo cittadino. Tali casi, segnalati via e-mail o via fax, saranno raccolti in un dossier che seguirà due strade: innanzitutto, valutare, con l’assistenza legale del comune, la possibilità di richiedere alla Regione Campania il risarcimento collettivo della spesa sostenuta dai cittadini per l’acquisto di farmaci prescrivibili; organizzare, poi, una conferenza che dia voce ai cittadini per una pubblica denuncia”. Il numero di fax a disposizione dei cittadini è: 081.8901201, mentre l’e-mail è: sindaco@comune.aversa.ce.it . E mentre al banchetto del Circolo delle Libertà, presente in piazza Municipio ogni fine settimana, sono state raccolte oltre 1500 firme per dire “no” al pagamento del ticket ospedaliero istituito dal Governo Prodi, il sindaco rialza anche in qualità di Presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl CE2. “A nome dei sindaci dei 43 comuni che rappresento, mi batterò per il rispetto e la salvaguardia degli interessi dei cittadini calpestati dalle manovre irresponsabili del Governo Prodi – continua Ciaramella. E’ inaccettabile che pensionati, disoccupati, famiglie con bambini o malati cronici a carico, siano stati costretti a far debiti mentre la Regione Campania nicchiava di fronte ai suoi impegni. Come al solito, chi ha pagato lo scotto dello sciopero e delle proteste sono stati i cittadini, costretti a metter mano alla tasca dalla necessità vitale di curarsi. Tali diritti negati avrebbero dovuto far alzare gli scudi a tutte le forze politiche, senza distinzioni di bandiere e colori, perché l’unico reale potere di un politico è quello concessogli dall’elettorato che in lui s’identifica e che da lui ha scelto di essere rappresentato. Rimanere inermi di fronte alle difficoltà e all’urlo di protesta della gente, per ottusi interessi di partito, significa tradire un dovere morale ed un obbligo civile. Mi batterò affinché alla gente venga restituito fino all’ultimo centesimo speso per l’acquisto di farmaci prescrivibili ”.

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