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Una pensilina per la parrocchia

Sant'Anastasia - La Chiesa M. SS. Immacolata della zona periferica di Ponte di Ferro avrà una pensilina, che serva da riparo per il sole e la pioggia oltre a fungere da elemento architettonicamente migliorativo dell’ingresso. E’ questo l’impegno...

La Chiesa M. SS. Immacolata della zona periferica di Ponte di Ferro avrà una pensilina, che serva da riparo per il sole e la pioggia oltre a fungere da elemento architettonicamente migliorativo dell’ingresso. E’ questo l’impegno preso dall’imprenditore Michele Piccolo con il parroco don Raffaele Di Monda nel corso del falò di ieri sera, tenutosi nell’ampio parcheggio di via Piccioli. I 1.500,00 EURO realizzati nella serata di beneficenza a favore della parrocchia saranno integrati per “donare” e mettere in opera la pensilina, secondo l’espresso desiderio di don Raffaele.Quasi fosse la festa più attesa dell’anno, quella di ieri è stata veramente la notte dei falò. In tutto il paese è stato rinnovato il rito antichissimo, con decine di punti di ritrovo, leccornie, musica e canti. L’inizio dell’anno contadino, che tradizionalmente cadeva il 17 gennaio, data in cui si accendevano fuochi con la legna derivante dalla potatura come rito purificatore e la cenere ottenuta veniva utilizzata come concime per la nuova produzione, ha visto ieri il ritorno di una magia che viene da lontano, che affascina e ha stupito molti spettatori per una festa ritrovata. E’ stata dappertutto una notte di tradizione e sapori, di enogastronomia e di musica, come in via Roma, piazza Sant’Antonio, dove è avvenuta anche la benedizione degli animali, via Starza, contrada Zazzera, ecc, con una presenza di migliaia di persone soprattutto in via Piccioli. “Quest’anno il falò – afferma Michele Piccolo – ha avuto il sapore della terra, con note antiche delle tradizioni e sapori contadini, con lo spettacolare scoppio dei fuochi d’artificio a ritmo di musica, una novità molto gradita dal pubblico, che ha anche accolto con favore il fine benefico della serata. Saremo a fianco di don Raffaele anche per il progetto di ampliare al Chiesa”.Segno d’inizio di una notte da ricordare è stata l’accensione dei fuochi, salutata da applausi e dalla chitarra e voce di Enrico Bernardo, dalla fisarmonica di Mario Cesarano, dalle percussioni e voce di Gaetano Greco, dalla partecipazione straordinaria della tammorra e voce di Pasquale Terracciano, componente del noto gruppo Napoli Extracomunitaria. Canti tradizionali della cultura popolare vesuviana, melodie d’amore del cantante locale Ciro Perna, la bella voce di Alessia Marzale, hanno rimandato le menti ai tempi in cui si cantava nei campi e si facevano serenate.

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