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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Michele Griffo: 'Pagano? Labile ed incoerente'

(Trentola D.) Per alcuni (i cosiddetti ‘griffiani’) è il vero autore del riscatto di una città oggi invidiata da molti amministratori dei comuni limitrofi; per altri (i suoi detrattori ed avversari) ne era divenuto il padre-padrone dispotico ed...

(Trentola D.) Per alcuni (i cosiddetti ‘griffiani’) è il vero autore del riscatto di una città oggi invidiata da molti amministratori dei comuni limitrofi; per altri (i suoi detrattori ed avversari) ne era divenuto il padre-padrone dispotico ed antidemocratico. Per tutti, Michele Griffo è incontestabilmente una pagina di storia della politica cittadina e non solo, pronto a spiccare il volo anche verso altri orizzonti, più ampi e ambiziosi, come suggerisce la sua elezione a consigliere provinciale. L’immagine dell’ex primo cittadino di Trentola-Ducenta ha subito un duro colpo con il crollo dell’amministrazione, sancendone un poco onorevole commiato dopo un decennio segnato da risultati importanti e dall’ascesa di nuove, promettenti leve cresciute e formatesi comunque al suo seguito. Ma l’onta della brusca battuta d’arresto non l’ha depresso, anzi: Griffo torna in pista, più deciso che mai a riprendersi le redini della vita politica trentolese. Al momento le alleanze politiche a Trentola-Ducenta appaiono in parte definite, in parte in alto mare. Signor Griffo, quando si deciderà a sciogliere le riserve? “Presto. Vi sono ancora delle questioni da definire, è vero”. La sua scelta, alla fine, dovrebbe essere tra Apicella ed Eramo, con il primo in leggero vantaggio. “Sì, sostanzialmente è così. Se riusciamo a trovare l’accordo con Sagliocco e Maiolica, abbiamo la vittoria in tasca”. Al momento, però, almeno sulla carta i due favoriti principali dovrebbero essere Nicola Picone e Nicola Pagano, due suoi ex adepti… “Confesso che l’atteggiamento di Pagano mi ha molto deluso: appena due giorni prima che il Cosiglio comunale venisse sciolto, era venuto a casa mia a giurare fedeltà. Invece tutti sappiamo com’è andata a finire. Ha dimostrato di essere un esponente della cosiddetta ‘politica ballerina’, pronto a schierarsi contro di me e ad allearsi con chi più gli conveniva. Un comportamento di labilità politica e di dubbia coerenza che ha evidenziato anche quando, mesi addietro, Picone cominciò a reclamare la propria candidatura. In quell’occasione, Pagano mi disse di non sentirsi assolutamente inferiore al suo ‘amico fraterno’, come ama definirlo ora, e pretese di essere lui il mio successore. Per questo motivo decise di lasciare. Pertanto, quando si rilasciano certi attestati di stima, bisognerebbe ricordarsi anche delle dichiarazioni fatte in altri tempi, neppure troppo lontani, che stridono palesemente con l’attuale presa di posizione…”.

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