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Fondi europei,i sindaci incontrano il ministro Nicolais

Napoli - L’ANCI chiama i Sindaci della Campania a discutere sul ruolo che le città campane possono svolgere nella definizione e realizzazione della strategia di sviluppo della Regione Campania nel 2007-2013.L’appuntamento è per venerdì 12 gennaio...

L’ANCI chiama i Sindaci della Campania a discutere sul ruolo che le città campane possono svolgere nella definizione e realizzazione della strategia di sviluppo della Regione Campania nel 2007-2013.
L’appuntamento è per venerdì 12 gennaio al convegno "Politiche urbane nella programmazione 2007-2013: tra pianificazione strategica e innovazione amministrativa ", che si terrà a Napoli presso la Sala dei Baroni– Castelnuovo (Maschio Angioino).Sul tavolo della discussione la gestione -fra risorse comunitarie e nazionali- di circa 122 Miliardi di Euro, destinate alla realizzazione di interventi di sviluppo e coesione nelle Regioni del Mezzogiorno. Alla Campania andrà una consistente quota di finanziamenti (22% riparto FAS e 29,57% riparto risorse comunitarie).
Nel corso dell’incontro saranno illustrate, innanzitutto, le novità contenute nel QSN in materia di sviluppo urbano; si passerà alla illustrazione della bozza POR FESR portata a fine 2006 alla concertazione istituzionale. Infine, sarà data la parola ai protagonisti, i Sindaci delle città campane, per conoscere valutazione e progetti per il prossimo ciclo, soprattutto sui temi dell’innovazione amministrativa e del potenziamento dei servizi a imprese e cittadini. Concluderanno la giornata gli interventi dell’Assessore Abbamonte del Ministro Nicolais.L’ANCI Campania, con questa prima iniziativa, intende proseguire -anche per il 2007 e in continuità con i Progetti POSTIT I e II- nella sua azione di supporto alle città e a i comuni campani sui temi dello sviluppo e della coesione.Si propone, anzi, di rafforzare il suo intervento per offrire al sistema delle autonomie locali campane quel sostegno necessario ad affrontare le sfide della nuova programmazione
L’ANCI Campania ritiene che il potenziale che le città campane rappresentano, è rilevante e merita di essere valorizzato con maggiore efficacia di quanto non sia stato fatto nella programmazione 2000-2006.
I nuovi Regolamenti comunitari offrono un quadro nuovo, utile a questo fine. Gli Orientamenti strategici del Consiglio (OSC) attribuisco allo sviluppo delle città un ruolo ‘decisivo’ per il perseguimento degli obiettivi 2007-2013: miglioramento dell’ accessibilità ai territori e sostenibilità ambientale, ricerca e innovazione, creazioni di posti di lavoro a più alto valore aggiunto. Il Quadro strategico nazionale 2007-2013 (QSN), adottato dal CIPE nel dicembre scorso, attribuisce alle politiche urbane il rango di priorità della programmazione, triplicando la riserva di finanziamenti rispetto al periodo 2006-2013. Naturalmente, tali indicazioni devono trovare necessario ed adeguato riscontro nella programmazione operativa (PO), nazionale e regionale. E la bozza di PO FESR della Regione Campania, attualmente in fase di concertazione istituzionale con il sistema degli EELL, così come aveva fatto il Documento strategico regionale (DSR) che contiene previsioni allocative in materia anche più avanzate rispetto al QSN, difatti dedica ampio spazio alla trattazione della questione urbana.
Soprattutto, considerata l’alta incidenza di popolazione regionale nelle città capoluogo (il 54% è concentrata nella sola provincia di Napoli) e il ruolo preminente dell’area metropolitana della città capoluogo di regione nell’armatura urbana della Campania. E il concentrarsi nelle città campani delle più gravi emergenze ambientali e sociali così come delle più interessanti opportunità di sviluppo regionale.
In questa direzione il nuovo Regolamento generale del FESR (regolamento CE 1083/2006) prevede strumenti e modalità per favorire la gestione diretta ai Comuni degli interventi di sviluppo urbano, quali: la sub delega alle amministrazioni locali (lettera b del comma 4 del articolo 36), essa consiste nell’affidare ai Comuni la responsabilità non solo della realizzazione di una o più azioni ma anche della gestione dei relativi stanziamenti occorrenti mediante conferimento di appropriate sovvenzioni globali (cfr. artt. 42 e 43). E’ questa un’occasione storica per rilanciare lo sviluppo della Regione Campania e delle sue città. Da beneficiari finali, le città possono diventare attori primi dell’intervento e contribuire in modo determinante al perseguimento degli obiettivi della programmazione regionale, attraverso l’innalzamento della qualità dei servizi offerti a cittadini e imprese.

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