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Dal Blog di Bassolino: 'A Caserta la svolta politica'

Caserta - "Tra pochi giorni a Caserta il Governo deciderà che significato dare, sul piano delle scelte e delle priorità di intervento, alla volontà di "fare del 2007 l'anno della svolta", espressa da Romano Prodi durante la conferenza stampa di...

"Tra pochi giorni a Caserta il Governo deciderà che significato dare, sul piano delle scelte e delle priorità di intervento, alla volontà di "fare del 2007 l'anno della svolta", espressa da Romano Prodi durante la conferenza stampa di fine anno.
Per la nostra Regione la due giorni di Caserta assume una rilevanza particolare.

Sul piano simbolico conferma e rinnova quel senso di vicinanza a Napoli e alla Campania che le istituzioni centrali hanno voluto e saputo esprimere negli ultimi mesi. Penso alla presenza, densa di significato, del presidente Napolitano, penso al presidente Prodi, che sarà nuovamente a Napoli prima dell'appuntamento di Caserta. Penso all'impegno del ministro Amato, alla costante attenzione dei ministri Mastella, Nicolais e Pecoraro Scanio e alle visite di numerosi esponenti del governo.

Sul piano dei contenuti, il seminario del governo a Caserta è una grande opportunità per capire meglio quali possono essere gli elementi fondanti di una svolta autentica.
Sono convinto che una vera svolta non possa che partire dalla più importante delle questioni aperte nel nostro paese: la questione giovanile. Rinnovare profondamente la società italiana è possibile soltanto se si produce un rinnovamento e anche un ringiovanimento della classe dirigente. Nella politica, nell'economia, nella cultura.

E' possibile crescere e cambiare solo se si produce un deciso avanzamento dei giovani nelle grandi organizzazioni, nei partiti, nei sindacati, nelle università, nelle imprese. Solo se si attiva una relazione forte tra idee nuove e nuovi attori, nuovi protagonisti.

Ma se la questione giovanile deve essere la grande priorità per le scelte dei prossimi mesi e dei prossimi anni, è assolutamente necessario tener conto della sua stretta relazione con la questione meridionale. Possiamo dire, infatti, che la questione giovanile in Italia si pone anche e soprattutto come la questione dell'accesso a nuove opportunità di crescita, di formazione e di partecipazione alla vita sociale, politica ed economica di milioni di giovani meridionali.
Giovani che possono diventare un enorme potenziale creativo a disposizione del rinnovamento del Paese.

Nell'ultima finanziaria regionale abbiamo provato a dare alcune risposte a questioni cruciali per i giovani, come quella della casa, delle esperienze formative di studio e di lavoro all'estero, dell'avvio di attività imprenditoriali e del sostegno al reddito di chi è in difficoltà.
Il piano per i giovani annunciato dal Governo offrirà un quadro nazionale e nuovi strumenti che affiancheranno l'impegno delle istituzioni locali su questo terreno. Ma la questione giovanile oggi deve permeare tutto il dibattito politico, dalla riforma delle pensioni al problema dell'apertura e della competitività del sistema produttivo, ad una riforma delle istituzioni che le renda più capaci di accompagnare e guidare, assieme alle grandi forze sociali, un cambiamento profondo del Paese.

E' questa la nostra frontiera. Lavoriamo tenendola bene davanti agli occhi. Altrimenti qualunque svolta, nascerà già vecchia.

Sono persuaso che il governo e la maggioranza di centrosinistra, in questa due giorni di Caserta, sapranno muoversi con spirito riformatore. Se il primo governo Prodi fu il governo dell'Euro, il nuovo governo Prodi dovrà essere il governo dello sviluppo e del Mezzogiorno".

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