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Eco4, Valente: 'Su input di Cosentino e Landolfi discarica Parco Saurino fu bloccata da protesta per creare disagi in Campania'

Santa Maria La Fossa - "Nel 2002 una delle poche discariche aperte in Campania, quella di Parco Saurino a Santa Maria la Fossa (Caserta), fu bloccata da una protesta popolare cui presero parte anche camorristi, creando gravissimi disagi in tutta...

"Nel 2002 una delle poche discariche aperte in Campania, quella di Parco Saurino a Santa Maria la Fossa (Caserta), fu bloccata da una protesta popolare cui presero parte anche camorristi, creando gravissimi disagi in tutta la regione, su input di Nicola Cosentino e Mario Landolfi che volevano in tal modo condizionare le scelte del subcommissario Giulio Facchi e dimostrare che la Fibe Campania non era capace di gestire il ciclo dei rifiuti".Lo ha detto l'allora presidente del consorzio dei rifiuti Caserta4, Giuseppe Valente, oggi collaboratore di giustizia, parlando in videoconferenza da un sito protetto al processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere che vede imputato per concorso esterno in associazione camorristica l'ex sottosegretario del Pdl Nicola Cosentino.
Valente ha anche parlato del caso del mancato scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune di Mondragone: "Cosentino e Landolfi - ha dichiarato - incontrarono, nel 2002, l'allora prefetto di Caserta Carlo Schilardi perché intervenisse sulla questione della Commissione d'Accesso al Comune di Mondragone. Nel senso di bloccarne il lavoro ed impedire che proponesse lo scioglimento dell'Ente per infiltrazioni camorristiche. Cosa che, infatti, non accadde".
Rispondendo ad una precisa domanda del pm della Dda, Alessandro Milita, Valente ha spiegato che fu un giornalista del Mattino ad informarlo, con una telefonata, che la Commissione d'Accesso stava predisponendo una relazione negativa, per lo scioglimento del Comune, all'epoca dei fatti guidato da Ugo Conte, e che c'era il parlamentare dell'Antimafia Lorenzo Diana che, tutti i giorni, incalzava il prefetto al riguardo. "Se ciò fosse avvenuto, - ha raccontato Valente - avremmo perso, come centrodestra, la maggioranza all'interno del consorzio Ce4, con conseguenze anche sulla società mista Eco4 dei fratelli Sergio e Michele Orsi". Lo stesso Valente si preoccupò di informare Cosentino e Landolfi della questione: entrambi, infatti, a detta del collaboratore di giustizia, non volevano lo scioglimento "perchè avrebbe avuto effetti non solo sul Ce4, ma anche su altri enti pubblici del Casertano".

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