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Domenica, 28 Aprile 2024
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Copri' la latitanza di Zagaria: 'Chiese a me e mia moglie di fare un figlio'

Casapesenna - "Michele Zagaria passava le giornate a vedere la tv, a leggere i quotidiani, a parlare con i suoi fedelissimi». Un giorno, però, ha preteso di più. "Ha sollecitato me e mia moglie ad avere un figlio per apparire una famiglia normale...

"Michele Zagaria passava le giornate a vedere la tv, a leggere i quotidiani, a parlare con i suoi fedelissimi». Un giorno, però, ha preteso di più. "Ha sollecitato me e mia moglie ad avere un figlio per apparire una famiglia normale e non avere problemi". Quel figlio è arrivato. Anzi, è una figlia. "E quando è nata mi ha intestato una ditta di pulizie chiamandola con il nome della bambina". La mamma, a quel punto, ha deciso che era troppo. "Sì, fu proprio mia moglie che mi convinse ad interrompere il sostegno a Zagaria". Sono la sintesi delle dichiarazioni di Generoso Restina, collaboratore di giustizia dal novembre 2014 che per quasi quattro anni, tra il 2004 e il 2008, ha coperto la latitanza del boss dei Casalesi Michele Zagaria nascondendolo con la moglie in un appartamento preso in fitto in via Colombo a Casapesenna, in provincia di Caserta, paese natio di Zagaria.
Ieri, nel corso di un'udienza al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Restina, ha ripercorso quei quattro anni tirando in ballo l'ex sindaco di Casapesenna Fortunato Zagaria. «L'ex sindaco - ha detto - ha incontrato più volte Michele Zagaria nel nostro appartamento così come altre persone, soprattutto parenti. Qualche volta ero io ad accompagnare Zagaria in altre parti».

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