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A Caserta il 62% degli autobus supera i 20 anni: 1 su 3 è Euro 0

E' la fotografia scattata da Continental nello studio del mercato dei mezzi pesanti

A Caserta il 62% degli autobus è vecchio e, 1 su 3, è Euro 0, quindi inquinante. E quanto emerso da uno studio realizzato dall’azienda Continental con l’Osservatorio sui macro- trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua terza edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia e in Campania nel 2022, dopo un 2021 caratterizzato da una significativa ripresa dalla crisi causata dal Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità e la categoria euro 1 .

L'età degli autobus

Qui un 1 mezzo pesante su 2 ha oltre 20 anni. I dati sono perfettamente in linea con le medie regionali: un autocarro su due ha oltre 20 anni (49,1%) mentre solo 1 su 10 è un mezzo giovane, entro i 5 anni (9,4%). La fotografia nazionale si ripropone sostanzialmente molto simile anche nel segmento del trasporto persone, dove la fascia di anzianità tra 0 e 5 anni rappresenta un quinto del totale (20,8%). Una quota leggermente in crescita rispetto all’anno precedente, ma ancora ampiamente superata dalla percentuale di mezzi vecchi di oltre 20 anni, che nel 2022 raggiunge il 27,6% (nel 2021 era a 26,9%). Nella Provincia di Caserta si registra la quota più bassa di mezzi giovani sotto i 5 anni (5,2%) e la categoria preponderante è quella compresa tra i 20 e i 30 anni (33,4%). Gli autobus qui sono i più anziani della Regione e quelli di oltre 20 anni corrispondono al 62% del parco circolante in Provincia.

Dati in crescita per le immatricolazioni

La Provincia di Caserta presenta uno scenario particolare con valori massimi regionali in diverse categorie e uno spiraglio per l’alimentazione alternativa. Per le immatricolazioni quote in crescita, a differenza del calo nazionale e regionale. Le immatricolazioni dei mezzi pesanti per il trasporto merci in Italia nel 2022 hanno registrato un calo del 6,4% rispetto al 2021, con solo 21.524 nuovi mezzi. Nel territorio casertano si registra tuttavia un trend opposto: la Provincia segna una crescita, l’unica insieme a Napoli in Regione, del 27,4% per le nuove immatricolazioni (335 nuove targhe nel 2022 contro le 263 del 2021).

In aumento i mezzi ibridi

Quote significative per elettrico e ibrido a Caserta, ma il gasolio rimane preponderante Per quanto concerne l’alimentazione, nel 2022 la situazione nazionale del parco circolante per il settore del trasporto merci rimane pressoché invariata rispetto all’anno precedente. Il gasolio continua ad essere predominante (90,8%) seguito da benzina e metano (rispettivamente al 4,6% e 2,2%). Si nota una lieve crescita dell’alimentazione combinata benzina e gas liquido Le quote del territorio casertano sono in linea con i dati regionali: il 93,1% dei mezzi è alimentato a gasolio mentre il 4,1% a benzina. Si affaccia in Provincia l’opzione di alimentazione ibrida ed elettrica, complessivamente con lo 0,5% degli autocarri circolanti. Anche il panorama relativo all’alimentazione del parco autobus è stabile rispetto al 2021, sebbene con qualche piccolo segnale di miglioramento: la maggior parte dei mezzi in circolazione rimane a gasolio (92,7% rispetto al 93,3% del 2021), mentre le quote di elettrico e ibrido registrano una leggera crescita e riescono a raggiungere l’1,2% (rispettivamente 0,8% e 0,4%).

Autobus inquinanti nella Provincia di Caserta: 1 su 3 è Euro 0. Due autocarri su 10 sono Euro 5 o Euro 6, ma la percentuale maggiore del parco circolante si registra ancora nelle categorie maggiormente inquinanti (45,6% per Euro 0, 1 e 2). l territorio di Caserta mostra lo scenario più critico in regione con la percentuale più elevata di mezzi Euro 0 (31,5%); contemporaneamente qui si trova il minor numero di autobus Euro 5 o 6 (13,1%) con dati nettamente inferiori alla media della Campania.

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