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Città cardioprotetta, pronta l’installazione dei totem per defibrillatori

Il progetto promosso dall’amministrazione comunale Mirra

Sono state ultimate le procedure finalizzate all’installazione dei totem che ospiteranno i defibrillatori, adesso Santa Maria Capua Vetere diventa a tutti gli effetti “Città Cardioprotetta” rientrando, così, tra le pochissime realtà territoriali che prevedono sul suolo pubblico una dotazione di “DAE” e di operatori laici in grado di saperli utilizzare.

I defibrillatori semiautomatici vengono posizionati in Viale Consiglio d’Europa, in via del Lavoro e in via Mazzocchi all’angolo di piazza Mazzini e saranno costantemente monitorati da impianti di videosorveglianza atti a prevenire eventuali furti o atti vandalici. Un quarto apparecchio sarà invece “mobile”, nel senso che sarà costantemente a disposizione di una pattuglia della Polizia Municipale che, in questo modo, potrà intervenire in tempi rapidi in tutte le zone della città.

L’installazione dei “DAE”, che terminerà nei prossimi giorni, segue il corso di formazione che si è svolto nel mese di ottobre presso la sala consiliare grazie al quale circa 40 operatori commerciali e una decina di agenti della Polizia Municipale sono stati formati, dal personale della Salvamento Academy, al corretto utilizzo dei defibrillatori.

Il progetto “Città Cardioprotetta”, fortemente voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Mirra e portato avanti grazie al costante impegno del consigliere Salvatore Mastroianni, si pone inoltre l’obiettivo di diffondere nella popolazione la cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza al fine di salvaguardare i cittadini e offrire loro una possibilità in più di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Non a caso la morte cardiaca improvvisa rappresenta una delle maggiori cause di mortalità fra giovani e adulti: per salvare una vita umana è necessario intervenire entro 5/6 minuti con un massaggio cardiaco e una scarica elettrica; l’unico modo per poter intervenire così rapidamente è appunto quello di avere sul territorio una forte dotazione di defibrillatori e di persone che siano in grado di utilizzarli.

Nel corso del 2018, inoltre, si procederà a completare il progetto con l’installazione di ulteriori defibrillatori e con la formazione di altri operatori laici che siano in grado di utilizzarli.

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