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Gomorra: finisce la ‘storia’ di Marco D’Amore e di Ciro l’immortale

Il colpo di scena: ucciso da Genny Savastano per salvare l'amico

Finisce con un colpo di scena la terza serie di Gomorra, la serie tv andata in onda su Sky. Ciro Di Marzio, da tutto conosciuto come Ciro l’immortale, interpretato dall’attore di Caserta Marco D’Amore è morto. Uccisa per mano di Genny Savastano così come don Pietro, il capoclan di Secondigliano, era morto per sua mano, in una catena di delitti che non conosce fine. Ma Ciro muore per salvare l'amico e alleato in un inatteso, improvviso squarcio di umanità. Muore Ciro perché non ci possono essere “immortali” nel mondo criminale di “Gomorra”. Alla fine dell'ultima puntata gli occhi di chi guarda incrociano per l'ultima volta quelli di Ciro Di Marzio. Il suo corpo senza vita fluttua verso il fondo del mare davanti a Napoli.

"Quando le serie vanno avanti è giusto e naturale che un personaggio incontri dei cambiamenti, dico di più: il cambiamento è fisiologico. Ciro è alle prese con un dolore umano immenso, ha dovuto seppellire un figlio, e questo incide", aveva raccontato Marco D'Amore in un'intervista a Sky presentato il finale di Gomorra. "Il mio cambiamento, oltreché modellato dal dolore di una perdita, è anche fisico. Sono meno guascone e meno violento. E poi c'è un invecchiamento personale".

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