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Scuola, tutti in classe il 14 settembre. Ma la Campania dice ‘no’

​Accordo nella conferenza Stato-Regioni. De Luca contrario per il nodo elezioni

La scuola ripartirà il 14 settembre prossimo. E’ quanto è stato deciso nell’accordo Stato-Regioni che ha dato il via libera alle nuove linee guida per il rientro a scuola da settembre. "Un ottimo risultato" e "le Regioni hanno avuto un ruolo determinante nella costruzione di un Piano scuola 2020-2021 che rispondesse il più possibile alle diverse esigenze dei docenti e dei dirigenti scolastici, degli studenti e degli enti locali” ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Ma non tutti sono sulla stessa linea. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha ribadito il ‘no’ alla ripartenza per il 14 settembre, sottolineando la concomitanza delle elezioni regionali fissate per il 20 e 21 settembre. “Resta la nostra critica ferma al ministro dell'Istruzione per la quale i problemi della scuola sono diventati marginali rispetto alla politica politicante. Non daremo l'intesa perchè consideriamo irresponsabile il voto il 20 settembre e non è stato definito l'organico dei docenti".

Nel documento è stato inserito un esplicito riferimento al distanziamento fisico che richiama le raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico. "Il distanziamento fisico, inteso come un metro fra le rime buccali (le bocche - ndr) degli alunni, rimane un punto di primaria importanza nelle azioni di prevenzione", si legge nella bozza. La nuova bozza del Piano sul rientro a scuola prevede l'istituzione di "Conferenze dei servizi, su iniziativa dell'Ente Locale competente, con il coinvolgimento dei dirigenti scolastici, finalizzate ad analizzare le criticità delle istituzioni scolastiche che insistono sul territorio di riferimento delle conferenze”.

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