La Sedia torna in scena all'Auditorium diocesano
Sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre al teano Auditorium Diocesano di Teano andrà in scena la commedia "La sedia". Il ricavato sarà devoluto all'AIPD (Associazione Italiana persone Down) sezione di Caserta.
La prima rappresentazione dello spettacolo musicale, a cura dell’associazione culturale no profit “Fra’ di Noi”, scritto tra il 2015 e 2016 a quattro mani da Pasquale Iannelli e Rosario Ausiello, con musiche di Giovanni D’Angelo, ha avuto un grande successo, ma non ne seguì nessuna replica fino a quando il richiamo della “Sedia” è diventato troppo forte per potervi resistere. "Era come se avessimo lasciato qualcosa a metà, di non compiuto; sentivamo il bisogno di condividere con la gente ciò che la commedia ci aveva “dato” - fanno sapere dall'associazione - Il caso ha poi voluto che Don Liberato Laurenza, le suore dell’Istituto Padre Giovanni Semeria ma anche tanta gente comune, avessero incoraggiato Rosario e Pasquale a riproporla e così i due hanno deciso di riportarla in scena".
La commedia, in 2 atti, ed è ambientata a Napoli, precisamente nei Quartieri Spagnoli, durante i nostri giorni, ma per la grandezza dei suoi contenuti, sfocia nell’ambientazione universale. Nei pressi di Via Tre Re a Toledo c’è la pizzeria storica della famiglia Capuozzo, ora gestita da Salvatore e Nunzia, e la trama racconta di questa simpatica famiglia di pizzaioli e di tutte le vicissitudini che si troveranno ad affrontare con i propri figli e con altri personaggi che, in qualche modo andranno ad incrociarsi con le loro vite. I due coniugi sono molto devoti a Santa Maria della Francesca, la “Santarella”, la Santa che “se la preghi ti fa avere i figli”. Ogni personaggio rappresenta uno spaccato della vita reale; Salvatore, il capofamiglia è di indole buona, forse fin troppo, quasi rassegnato a ciò che la vita gli ha riservato; Nunzia, più pragmatica e concreta, cerca invece di ribellarsi al suo destino. E poi ci sono i due figli; Mario, ancora più remissivo del padre e reso claudicante da un incidente sul lavoro, è sposato con Pinuccia una brava ragazza, tutta casa e chiesa. La figlia femmina invece, Maria, è l’opposto della cognata, una donna senza scrupoli che ha fatto della sua bellezza uno strumento per fare soldi facili, ma che dovrà scontrarsi inesorabilmente con il suo crudele destino. C’è poi il direttore della casa famiglia, un uomo viscido e subdolo, con tutti i “suoi” ragazzi che danno vita ad una serie di maschere diverse tra loro, ma che sono lo specchio della vita attuale: c’è il ladruncolo-truffatore, la ragazza emo, l’effemminato, l’affamato e la suora mancata. Non poteva mancare il boss di turno, con i suoi modi da guappo di quartiere. E poi c’è Don Felice, prete della chiesa del convento dove si trova “La Sedia”, che non farà mai mancare il suo sostegno a tutta la comunità.