Le Processioni dei Misteri di Sessa Aurunca in diretta streaming
Arriva al clou con le Processioni dei Misteri, in programma venerdì 19 e sabato 20 aprile, le iniziative inserite nella Settimana Santa di Sessa Aurunca. La novità principale di quest'anno sarà la diretta streaming delle processioni di Venerdì e Sabato Santo a cura dell'associazione Auruncanet (www.auruncanet.it).
Il progetto, patrocinato dal Comune di Sessa Aurunca e con la collaborazione della Pro Loco Sessa Aurunca, si avvarrà di 2 postazioni mobili che seguiranno passo per passo entrambe le Processioni. Il responsabile del progetto, Rosario Ago, presidente di AURUNCAnet, dichiara: “quest'iniziativa è giunta ormai alla sua dodicecima edizione! Dopo il successo riscontrato negli anni scorsi (sono stati migliaia i visitatori che hanno potuto guardarci sul web), e le numerose richieste ricevute soprattutto sui social, nonostante la pausa dell’anno scorso, e la decisione presa fin dall’inizio di questa Quaresima di non trasmettere per problemi vari, abbiamo deciso di ripetere l'iniziativa, cercando di offrire ai visitatori online quanto meno la diretta delle Processioni dei Misteri del Venerdì e Sabato Santo. L'iniziativa, partita in via sperimentale nel 2006, offriva inizialmente solo alcune immagini di piccoli tratti del corteo processionale del Venerdì e Sabato Santo. Nel corso degli anni, sono state trasmesse anche le Processioni Penitenziali ed alcuni riti ed eventi della Settimana Santa. Quest’anno, anche se limitatamente alle Processioni del Venerdì e Sabato Santo, abbiamo cercato soprattutto di avvalerci di sistemi di trasmissione più affidabili e veloci, e per chi non riuscirà a seguire la diretta, comunichiamo che sarà possibile anche rivedere le registrazioni al termine della stessa”.
Nel vasto patrimonio delle tradizioni popolari sacre italiane, i riti della Settimana Santa a Sessa Aurunca sono sicuramente da annoverare tra i momenti di più intensa religiosità popolare, vissuti con partecipazione unica ed emotività personale dall'intera comunità sessana.
Il rapporto stretto, intenso, passionale tra l'uomo che vive il dolore della sua quotidianità ed il Suo Cristo-Uomo, cresce come contatto diretto, immediato che può rimanere confinato nel segreto dell'io o diventare momento pubblico, secondo ritualità aggreganti articolate, espressioni di un retroterra culturale che unisce genti della stessa radice antropologica. Questo "europeizza" la Settimana Santa di Sessa Aurunca in un unicum storico culturale che fa dei riti pasquali sessani un'omologazione delle Settimane Sante famose in Spagna, a Siviglia, a Cordova o in altri Paesi del Sud dell'Italia come Taranto, Sorrento, Trapani. In queste espressività c'è una comune attingenza del sacro a livello simbologico-popolare che è generata dalle comuni radici storiche delle genti di un Mezzogiorno che non è solo italiano ma ormai ampiamente europeo.
Nella Settimana Santa di Sessa si percepisce una specie di scansione, del dolore, un lento prepararsi alla ritualità della Morte già dai primi giorni della Quaresima.
Il calendario è sempre lo stesso, un crescente simbiotico di ritualità fideutica che culmina proprio nei giorni della Passione Morte del Cristo verso il quale l'uomo si sente partecipe perché conosce la Morte ed è fiducioso per la sua Resurrezione.
Tutta la Città partecipa alla teatralità di questi eventi con la sua aria, con il suo greve sapore di primavera, con il suo cielo tetro illuminato dalle mille scintille del fuoco dei "carraciuni", con l'austerità delle sue strade medioevali, con l'imponenza dei suoi monumenti, con il cipiglio nobile delle sue case ma soprattutto con l'umanità della "sua" gente. Un popolo che esprime la sua religiosità popolare in questo evento con un'attingenza che certamente non ha i caratteri della critica intellettuale né il rigorismo delle sovrastrutture ecclesiastiche ritenute momento importante ma non fondamentale nel processo mediatico tra l'uomo ed il suo fratello Cristo.
Un processo che esce fuori dal chiuso delle Chiese e si svolge sui sagrati nelle piazze, nelle strade che diventano scenografia di un pathos senza testo dove ciascuno si sente attore, protagonista o comparsa di questa grande rappresentazione della quale sente il bisogno di riappropriazione preparando la sua partecipazione durante tutto l'anno.
Partecipano tutti, ciascuno per il suo ruolo: i piccoli con i turiboli pieni di incenso riempiono l'aria dell'odore particolare, le bambine con le ali e le vesti come gli angeli sono l'espressione della purezza, i confratelli incappucciati che sono i partecipanti mediatici del rito. Un ruolo particolare spetta alle donne che "alluttate" seguono con pesanti candele l'incedere lento dei Misteri della Passione del Venerdì Santo o i gruppi della Deposizione del Cristo dalla Croce e della Vergine Addolorata nel giorno del Sabato.