Doppio appuntamento alla libreria Spartaco con Olmo e Ranno
Doppio appuntamento con i libri venerdì e sabato alla libreria Spartaco di via Martucci a Santa Maria Capua Vetere con la presentazione del libro di Marco Olmo "Correre nel grande vuoto" e del romanzo nella rosa del "Premio Viareggio" di Tea Ranno "L'amurusanza".
Si comincia venerdì alle 19 con il libro di Olmo. Il Corriere della Sera lo definisce «un mito per gli appassionati dell'impossibile». Per La Gazzetta dello Sport, «Marco Olmo è una leggenda vivente della corsa estrema». Di sé lui dice: «Finché il corpo me lo consentirà, io correrò. D'altronde gli animali fanno così, corrono fino all'ultimo respiro. Ogni gara è come una nuova vita che vivo. Tutte le volte che si riparte da capo, si scoprono gli avversari, ci si riscopre dentro, e si riscopre anche ciò che si ha attorno. Il deserto, "il più bello e il più triste paesaggio al mondo", non è mai uguale a se stesso. E sono sicuro che qualche altro deserto, qualche altro grande vuoto, ancora mi sta aspettando». La presentazione è promossa e organizzata in collaborazione con la Scuola Italiana Camminata Sportiva Santa Maria Capua Vetere-Caserta di Fiorentino la Greca.
Sabato alle 18, invece, Tea Ranno presenterà "L'amurusanza". Siamo in un piccolo borgo siciliano che, dall'alto di una collina, domina il mare: una comunità di cinquemila anime che si conoscono tutte per nome. Su un lato della piazza sorge la tabaccheria, un luogo magico dove si possono trovare, oltre alle sigarette, anche dolciumi e spezie, governato con amore da Costanzo e da sua moglie Agata. Sull'altro lato si affaccia il municipio, amministrato con altrettanto amore (ma per il denaro) dal sindaco "Occhi Janchi" e dalla sua cricca di "anime nere", invischiata in diversi affari sporchi. Attorno a questi due poli brulica la vita del paese, un angolo di paradiso deturpato negli anni Cinquanta dalla costruzione di una grossa raffineria di petrolio. Quando Costanzo muore all'improvviso, Agata, che è una delle donne più belle e desiderate del paese, viene presa di mira dalla cosca di Occhi Janchi, che, oltre a "fottere" lei, vuole fotterle la Saracina, il rigoglioso terreno coltivato ad aranci e limoni che è stato il vanto del marito. Ma la Tabbacchera non ha intenzione di stare a guardare. Attorno a lei si raccoglie, prima timida poi sempre più sfrontata, una serie di alleati: il professor Scianna, che in segreto scrive poesie e cova un sentimento proibito per la figlia di un amico, l'erborista Lisabetta, capace di preparare pietanze miracolose per la pancia e per l'anima, Lucietta detta "la Piangimorti", una zitella solitaria che nasconde risorse insospettate, e poi Roberto, Violante, don Bruno una compagnia variopinta e ribelle di "anime rosse", che sfida il potere a colpi di "amurusanze".