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Una lunga estate calda, cineforum estivo al Bistrot

Arienzo - Si parte lunedì 20 giugno alle 22 con SOS – Summer of Sam di Spike Lee, per proseguire poi, ogni lunedì alla stessa ora, per tutta l'estate. Ed è proprio l'estate il fil rouge che lega i dodici film che compogno Una lunga estate calda...

Si parte lunedì 20 giugno alle 22 con SOS – Summer of Sam di Spike Lee, per proseguire poi, ogni lunedì alla stessa ora, per tutta l'estate. Ed è proprio l'estate il fil rouge che lega i dodici film che compogno Una lunga estate calda, rassegna cinematografica in dodici pellicole, curata da Mario Tirino presso il Bistrot Caffè Letterario di Arienzo.
Il cineforum si interroga sull'estate quale soglia di passaggio dall'adolescenza all'età adulta, dalla quieta convivenza alla follia, dall'ordine al caos, alla scoperta di nuovi modi di vivere se stessi e il mondo. Il programma include un ampio spettro di generi e correnti: pellicole indipendenti, film cult, commedie di costume, drammi, noir, thriller e horror d'autore.
Con un inizio di grande impatto: SOS – Summer of Sam (1999) narra della tragica estate del '77 quando un serial killer, di nome Sam, uccideva donne e coppiette terrorizzando la città di New York. Il caldo asfissiante, la paura e i pregiudizi etnici e culturali creeranno un mix terribile, che porterà una agguerrita comunità italoamericana a sospettare di un giovane punk, Ritchie (Adrien Brody). In questo contesto si colloca anche la crisi personale e coniugale di Vincent (John Leguizamo) che, dopo aver ripetutamente tradito la moglie (Mira Sorvino) e infine il suo stesso miglior amico Ritchie, piomba in un tunnel di droghe e perdizione.Lee sceglie una delle "otto milioni di storie" newyorkesi, portando avanti alcune delle linee autoriali che ne hanno contraddistinto la filmografia sin dagli esordi: la fragile convivenza civile nella metropoli multietnica; il ruolo decisivo dei mass media nell'orientare i comportamenti e le emozioni del pubblico; la chiusura della classe media conservatrice verso i movimenti culturali innovatori (il punk); l'attenzione "entomologica" ai processi di costruzione sociale dei significati e delle tendenze (il vestiario, i locali trendy, le marche distintive di ciascuna etnìa). Accusato di aver adottato uno stile pop di impronta tarantiniana, in realtà Lee adatta le tecniche di regia e montaggio virtuosistico per mantenere vivo il parallelo tra il progressivo

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