Il restauro della Chiesa di Santa Maria a Marciano

Sabato 25 ottobre alle ore 18.00, a distanza di cinquant'anni, verrà riaperta ai fedeli e agli studiosi la chiesa trecentesca di Santa Maria a Marciano, piccolo gioiello dell'architettura gotico-catalana nota a studiosi e ricercatori anche per gli affreschi databili tra il 1334 e la fine del XV secolo, frutto dell'influenza esercitata dai grandi pittori fiorentini e senesi sull'arte meridionale.
La cerimonia di riapertura prevede un fitto programma con l'alternarsi di momenti spirituali, legati al culto secolare di Santa Maria a Marciano, per la venerazione della quale nel 1303 un capitano francese, appartenuto alle milizie di Roberto d'Angiò (re di Napoli dal 1309), costruì la chiesa su quella primitiva del X secolo, a momenti culturali con la presentazione di un volume che raccoglie ricerche d'archivio, studi e letture critiche della componente architettonica e artistica del monumento.Le autrici, Nunzia Cecere, Amalia Gioia, Angela D'Agostino, Rosolena Maresca, spinte dal desiderio di documentare la storia , la cultura artistica, le tradizioni e la fede di cui sono intrise le mura del sacro tempio guideranno fedeli, curiosi e studiosi presenti alla cerimonia.In questa occasione sarà illustrato anche il delicato intervento di restauro iniziato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici di Caserta nel 1999 grazie all'interessamento del parroco della comunità pianese, don Giulio Farina.
Agli inizi degli anni novanta, la chiesa, già chiusa dal 1953, versava in pessime condizioni di conservazione per effetto di un cinematismo di ribaltamento, causa di un pericoloso quadro fessurativo, e dell'umidità di risalita, che minacciava i preziosi affreschi.Dopo anni di buio e nove anni di intenso impegno per la complessa opera di restauro, la comunità pianese potrà riappropriarsi delle sue radici culturali e storiche perché la chiesa di Santa Maria a Marciano non è solo il fulcro della profonda fede mariana ma costituisce un punto fondamentale di riferimento storico - culturale per l'intero comprensorio.