Una folla commossa rende estremo saluto ad Antimo

"Nel cielo c'è una stella che splende di più, quella stella sei tu". Recitava così lo striscione fatto affiggere sul muro della chiesa di San Giuliano nel rione Puzzaniello dagli amici di Antimo Zarrillo. C'erano tutti questa mattina ai funerali del giovanissimo studente morto lunedì scorso mentre seguiva la lezione nella II C dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri "Padre Salvatore Lener". Compagni di classe, amici della scuola di danza, insegnanti, compagni di istituto, parenti, semplici consoscenti, anonimi cittadini. Tante persone, troppe per essere contenute nella piccola chiesa di San Giuliano ubicata nel popoloso quartiere di Puzzaniello.
La commozione è tanta, a partire dai genitori Pietro e Angela, dalla sorella, gli zii, i cugini, gli amici di famiglia, i coleghi di lavoro dei genitori (la Rietel dove lavora il papà). C'è la rappresentanza ufficiale della scuola con tanto di vessillo. Ma ci sono soprattutto loro, i compagni di scuola, con la loro commozione mista a quella rabbia tipica dell'adolescenza per una morte improvvisa, assurda, inspiegabile. Una spiegazione che tutti ora vogliono avere, a partire dai genitori, e che probabilmente verrà fra qualche giorno dall'esame autoptico effettuato dall'Istituto di medicina legale del nosocomio di Caserta.
Ma oggi è il momento del ricordo, della commozione. E' stato lo stesso preside dell'Itcg "Lener", Pasquale Tartaro, la scuola di Antimo, a dare il permesso agli studenti di partecipare ai funerali per rendere l'estremo saluto al loro compagno. Una scomparsa, quella del giovane Antimo, che ha colpito l'intera comunità marcianisana. Tanti i messaggi di cordoglio anche sul nostro giornale con frasi, poesie e ricordi vari. Una morte che ha lasciato il segno in città e che, ne siamo certi, non si cancellerà facilmente.