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Sabato, 27 Aprile 2024
Cultura

Messiaen e Dante nel segno di Jung all'Autunno Musicale

Caserta - Il Suono & Il Sacro al Duomo di Casertavecchia con l'Omaggio ad Olivier MessiaenMessiaen & Dante nel segno di JungL'apocalissi del Quatour pour la fin du TempsDopo l'esordio al Museo Campano di Capua con il recital di musicisti e poeti...

Il Suono & Il Sacro al Duomo di Casertavecchia con l'Omaggio ad Olivier MessiaenMessiaen & Dante nel segno di JungL'apocalissi del Quatour pour la fin du TempsDopo l'esordio al Museo Campano di Capua con il recital di musicisti e poeti liguri con Ugo pagliai e Mauro Castellano l'Autunno Musicale di Caserta prosegue con due grandi eventi dedicati ad Olivier Messiaen di cui ricorre il centenario della nascita in calendario al Duomo di Casertavecchia sabato 4 e domenica 5 ottobre , ore 20 nell'ambito del Ciclo "Il Suono & il Sacro" un o dei dodici segmenti della Rassegna.Interpreti saranno i pianisti Maurizio Baglini ed Olaf John laneri, il clarinettista Anton Dressler, il violinista Marco Rogliano, la violoncellista Silvia Chiesa e l'attore Walter Maestosi, voce narrante che evidenzierà la vicenda musicale con testi da Dante, Messiaen, e da l libro dell'Apocalisse.
Sabato 4 ottobre ore 20 sono in programma le Visions de l'Amen opera magistrale per complessità ritmica e suo spessore polifonico scritta per due pianoforti nel cuore della seconda guerra mondiale (1943) di ritorno da un campo di prigionia tedesco, pare un lido cui è approdato il compositore dopo lunghissimi tormenti e tempeste. I quarantasette minuti dei sette pannelli sonori, "amen", sviluppano ciascuno una "visione". Dalla creazione, all'accettazione della volontà divina, al Paradiso, sono queste le visioni che abbagliano senza mai venir meno al senso di profonda tragedia e tragicità che le ha ispirate. Tutti coloro che amano Olivier Messiaen - il credente, l'ornitologo, il compositore di colori, il ritmico - troveranno in Visions de l'Amen la dimensione spirituale e musicale del loro maestro.
L'esecuzione sarà sottolineata dalla lettura dei quattro canti dalla Divina Commedia di Dante il cui collegamento con Messiaen solo all'apparenza incomprensibile, diventa esplicito con il pensiero di Jung : "L'esperienza visionaria strappa dall'alto al basso il velo sul quale sono dipinte le immagini del COSMO e consente allo sguardo di intravedere le ineffabili profondità del non ancora divenuto: visioni di altri mondi, delle oscurità dello spirito, delle prime origini dell'anima umana, dell'avvenire di generazioni non nate" (C.G. Jung da Psicologia e Poesia)

Domenica 5 ottobre ore 20 seconda parte dell'Omaggio a Messiaen con il "Quatour pour la fin du Temps" scritto nell'inverno 1940/41.
Internato a Görlitz (Polonia), in un campo di concentramento tedesco, ad Olivier Messiaen è concesso da parte del comandante del lager di lavorare a una partitura inedita.
In quel campo, per un caso fortunato, oltre a lui sono stati fatti prigionieri altri tre musicisti: Etienne Pasquier (violoncellista), Henri Akoka (clarinettista) e Jean le Boulaire (violinista). Confortato dalla presenza di questi tre colleghi, Messiaen inizia a comporre quella che diverrà la sua opera più significativa: Il Quartetto per la fine del Tempo, creato – a detta del suo stesso autore – "per evadere dalla neve, dalla guerra, dalla prigionia e da me stesso".
Il risultato è una delle composizioni per musica da camera fra le più significative/innovative del secolo scorso. Il 15 gennaio 1941, alla presenza dei nazisti e dei prigionieri, la prima esecuzione pubblica dell'opera in condizioni fisiche e tecniche indecenti: il freddo è atroce, al violoncello manca una corda e i tasti del piano su cui suona il compositore una volta abbassati stentano a risalire. Ma i quattro conducono a termine egualmente il concerto di fronte ad una platea incredibilmente attenta e partecipe nonostante l'arditezza della tessitura musicale. Spentasi l'ultima nota, un applauso caloroso riscalda i cuori di Messiaen e dei suoi compagni: la loro battaglia musicale è risultata vincente. Verranno anticipatamente liberati dalla prigionia appena qualche mese più tardi, grazie a quella loro straordinaria testimonianza artistica.
Il Quatuor pour la fin du Temps risente non solo del tragico clima storico in cui è stato composto ma pure della profonda religiosità che permeava l'animo del suo creatore, attratto da un brano dell'Apocalisse giovannea nel quale un Angelo annuncia appunto la fine del tempo, che avverrà al suono di tromba del settimo nunzio divino. E otto sono infatti i movimenti del quartetto, poiché - nella visione apocalittica cui si ispira Messiaen - dopo tale annuncio la durata temporale sarà abolita per dar luogo all'eterno.

Si può consultare il programma della Rassegna sul sito https://autunnomusicale.altervista.orgdove è anche possibile visionare e /o scaricare da formato pdf il manifesto, la locandina ed il programma della Rassegna.

Segreteria organizzativa0823 361801 / 287172

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