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Domenica, 28 Aprile 2024
Cultura

Si balla a Ferragosto con Di Pasquale e Paganini

(Paestum) Ferragosto all'insegna del ritmo latino americano, con la banda capeggiata da Simone Di Pasquale, l'affascinante maestro ballerino del seguitissimo programma tv "Ballando con le Stelle", pronta a travolgere in passi di mambo, jive, rumba...

(Paestum) Ferragosto all'insegna del ritmo latino americano, con la banda capeggiata da Simone Di Pasquale, l'affascinante maestro ballerino del seguitissimo programma tv "Ballando con le Stelle", pronta a travolgere in passi di mambo, jive, rumba e cha-cha-cha il pubblico della kermesse. Lo spettacolo proposto venerdì 15 agosto, "Stasera Ballo Io", prevede infatti due tempi distinti: mentre nel primo ci sarà una classica esibizione sul palcoscenico all'ombra di Cerere, nel secondo atto la Compagnia scenderà in platea per invitare gli spettatori a danzare con loro, trasformando così l'Arena in una insolita ed unica pista da ballo. Al fianco di Simone Di Pasquale, quattro ballerine: Daniela Ayala, Samantha Togni, Roberta Beccarini, Claudia Fusillo.
Il ritmo della danza non si ferma e, il giorno successivo sabato 16 agosto, il Paestum Festival accoglierà il Peter pan della danza italiana, Raffaele Paganini, che torna a calcare la scena dei Templi con "Serata di Gala", una serata estremamente spettacolare, raffinata ed eclettica il cui programma è pensato per offrire allo spettatore un caleidoscopio di movimenti e di emozioni in cui lo stile classica incontra il moderno e l'etnico.
Lo spettacolo, proposto a Paestum in esclusiva regionale, è incentrato su alcune tra le più riuscite coreografie di Luigi Martelletta: dalla Suite della "Carmen" di Bizet ed il "Bolero" di Ravel, nel quale l'Etoîle trasmette tutta la sua forza e sensualità con momenti di grande tecnica e virtuosismo, a "Chiamiamolo Sud"con tarantelle, pizzicate, serenate e musiche tipiche dell'Italia meridionale, fino a "Tango" ed "Esqualo" sulle splendide musiche di Astor Piazzolla.
In scena con Paganini, oltre alla Compagnia Almatanz, la talentuosa ballerina professionista del programma tv "Amici" di Maria De Filippi, Ambeta Toromani."Ho voluto fortemente Ambeta nella mia compagnia – spiega Paganini - anzitutto perché io non la vedo come una ballerina televisiva, ma piuttosto come una professionista prestata alla tv. È un talento naturale senza ombra di dubbio, capace di entrare in scena e lasciare qualcosa agli spettatori. È un caso un po' particolare nel panorama televisivo, un po' come quando io, primo ballerino dell'Opera di Roma, ed Oriella Dorella, Prima Ballerina Alla Scala di Milano, fummo chiamati da Vittoria Ottolenghi per "Fantastico 2", diretti da un coreografo classico del calibro di Mario Pistone: portavamo la nostra danza all'interno di un format televisivo. Per Ambeta - prosegue il Maestro - è la stessa cosa: il fenomeno tv forse la ha aiutata a farsi conoscere commercialmente, ma non a farla emergere, cosa che con la sua bravura e la sua storia sarebbe accaduta lo stesso".
Sullo spettacolo, Paganini spiega come è nato: "Abbiamo estrapolato dal repertorio personale di Martelletta tutto quello che più ci piaceva e ci sembrava opportuno e divertente riprendere, come dalla "Carmen", un balletto straordinario di cui proporremo i 12 minuti più salienti della storia. Lui è un Maestro straordinario. Sono convinto che il coreografo oltre ad avere un buon talento che resta per così dire inseploso, visto che non tocca a lui esternare i movimenti che immagina sul palco, ha bisogno di un volano giusto che è il suo ballerino. Personalmente invece non ho velleità né vena coreografica, quando sento la musica la immagino per me, come potrei eseguirla io, ma non un movimento di gruppo o come possa interpretarla un altro corpo".
Da Paestum dunque Paganini conferma che il suo futuro non sarà da coreografo, con una precisazione speciale: "Cosa farò quando appenderò le scarpette al chiodo? Beh, anzitutto attenzione: il mio primo impegno artistico io l'ho concluso già da tempo, quando era venuto il momento di farlo. Intendo dire che le scarpette, quelle del balletto classico di repertorio proposto dagli enti lirici, io le ho già appese da tempo, per andare alla scoperta di altre forme di danza. La vita di un'artista è fichissima, perché si cambia idea ogni 3 giorni, ma comunque non mi vedo come coreografo, opterei più verso una carica direttore di una Compagnia, o magari anche di qualche evento o teatro. Ma c'è tempo. Nell'immediato voglio continuare a lavorare per la mia Compagnia e lanciarla bene, permettendo così a tanti altri talenti di trovare un luogo dove pèotersi esprimere".

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