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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura

Meeting, Nogaro: 'Moro era un po' come il Cristo'

Caserta - Parte da Caserta il movimento per la beatificazione di AldoMoro. Il vescovo di Caserta Raffaele Nogaro, alla presenza della figliaAgnese e di uno dei più cari amici dello statista democristiano, l'exparlamentare Elio Rosati, durante il...

Parte da Caserta il movimento per la beatificazione di AldoMoro. Il vescovo di Caserta Raffaele Nogaro, alla presenza della figliaAgnese e di uno dei più cari amici dello statista democristiano, l'exparlamentare Elio Rosati, durante il Meeting dei Giovani in corso aPiazza Pitesti a Caserta, rilancia l'auspicio che "Moro diventi ilsanto dei giovani, per la forte testimonianza di impegno che ha datodurante la sua vita. Era un uomo che era un po' come il Cristo, sivedeva che diceva la verità".Una testimonianza che è stata corroboratadalle parole di Agnese Moro, ospite d'onore dell'ottava edizione delMeeting, che ha chiarito, rispondendo ad una domanda, "come è piùimportante per noi della famiglia - ha spiegato - che nostro padre siaricordato ancora oggi a distanza di trenta anni dalla morte per la suaopera, per la sua figura, per il suo impegno, per quello che ha datoall'Italia e ai giovani; piuttosto che conoscere le responsabilitàpenali di chi a quell'epoca lo abbandonò. Sarà la Storia a giudicare equeste persone saranno giudicate quantomeno inette"."Mio padre -continua la Moro - era molto dolce e attento ai giovani. Ai suoi alunninon negò mai le sue lezioni. Anche quando era presidente del Consiglio,un anno, non mancò mai alle lezioni coi suoi alunni. E poi - continuaAgnese Moro - con i suoi alunni parlava, si scriveva anche anni dopol'Università, li portava con se a incontri e impegni. Nelle sue letteredalla prigionia, dolcissimo, ci scriveva di controllare sempre il gas esoprattutto di badare a mamma ".Una testimonianza toccante è arrivataanche da Elio Rosati, ex sottosegretario di Stato alla Pubblicaistruzione, originario di Maddaloni, uno degli amici più cari di AldoMoro e tra i consiglieri più stretti, che monsignor Nogaro ha definito"don Elio" per la sua incredibile carica umanitaria."Aldo Moro era diuna incredibile umanità - ha detto Rosati - Non ha mai dimenticato cheil suo impegno era per l'Italia, i giovani. E poco prima che venisserapito, aveva già dato testimonianza che in certi casi vengono prima lepersone, che gli Stati; come nel caso della liberazione di alcunipalestinesi". Rosati ha anche ricordato il modello di studente di Moro:"Era bravissimo, si interessava a tutto, studiava anche la matematica,dove aveva 9. E considerato i suoi interessi era incredibile. E intutta la sua vita - ha concluso Rosati - ha sempre scelto di agire conla più larga condivisione possibile nel suo impegno: quando riceveva unincarico dalla Dc o quando assumeva incarichi di Governo, per il benedi tutti"Monsignor Nogaro quando ha concluso gli interventi haricordato che Moro era una figura eccezionale per i giovani, "checatturava l'attenzione dei giovani - come lui stesso può testimoniarementre era studente a Roma - e che le persone quando lo ascoltavanoerano sicure che diceva la verità".La giornata del Meeting, apertasicon le testimonianze di giovani e associazioni, è stata presentata daDoralisa Barletta, cantante e giornalista casertana, ed è continuatacon l'esibizione della cantante Lisa, che ha anche raccontato come vedela società oggi, a trent'anni dalla morte di Moro.

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