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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cultura

Jazz, Fabrizio Bosso chiude sabato 19 aprile al Marabu'

(Napli) Tre straordinari protagonisti del jazz italiano, chiudono sabato 19 aprile al Marabù di Napoli (info e prenotazioni allo 0815565784) la rassegna Jazz al Vomero, che ha portato sul palco di via Toma il meglio dell'italian jazz. Nel locale...

(Napli) Tre straordinari protagonisti del jazz italiano, chiudono sabato 19 aprile al Marabù di Napoli (info e prenotazioni allo 0815565784) la rassegna Jazz al Vomero, che ha portato sul palco di via Toma il meglio dell'italian jazz. Nel locale vomerese saliranno in pedana, Fabrizio Bosso (tromba) Dado Moroni (pianoforte) e Furio Di Castri (basso), che presenteranno il loro progetto inedito, ribattezzato Ideal Standard.
I tre hanno ironicamente preso in prestito il nome di uno dei marchi di sanitari più diffusi, per un concerto che vuole rappresentare il percorso condiviso da molti jazzisti. Quello del musicista che torna a rileggere i numi tutelari del genere dopo averli letteralmente massacrati in anni e anni di apprendistato e poi tralasciati negli anni della crescita. Infatti gli standard sono da sempre la materia prima per imparare a suonare jazz, ma sono soprattutto un importante punto di arrivo per i musicisti che hanno sviluppato un linguaggio originale.
Ideal Standard promette composizioni storiche senza alcuna concessione al manierismo.
Una sfida che i tre artisti in cartellone rendono ancora più intrigante: Furio Di Castri è una delle colonne portanti del contrabbasso jazz internazionale; la tromba di Fabrizio Bosso – nel 1999 votato come 'Miglior Nuovo Talento' del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz – si destreggia con assoluta sicurezza tra il jazz delle origini e quello della ricerca più avanzata. Al piano si destreggerà Dado Moroni, uno dei nostri jazzmen più stimati. Ha fatto parte del gruppo Mingus Dynasty e del trio guidato dal bassista Jimmy Woode. E' anche stato il solo italiano invitato da Ray Brown a partecipare ad un famoso disco in cui il contrabbassista duettava con i suoi pianisti preferiti ed è da poco rientrato dagli Stati Uniti, dove ha rappresentato con grande successo il jazz italiano assieme a colleghi del calibro di Bollani, Rava e Cafiso.
'Tutti noi all'inizio della nostra carriera' - racconta Bosso conosciutissimo dal grande pubblico per le sue collaborazioni con Sergio Cammariere e Mario Biondi - abbiamo dovuto fare i conti con i classici del jazz, canzoni e composizioni che sono entrate nell'immaginario comune come il repertorio ideale e intramontabile della musica afroamericana. Da qui siamo partiti e qui ritorniamo dopo tanti anni in cui si è ricercato un proprio linguaggio, un idioma in grado di poter esprimere la propria identità. E così abbiamo deciso di rileggere un repertorio, che attraverso i grandi compositori pop, percorre tutta la storia e l'estetica del jazz e si sofferma sui grandi ed eterni standard. Una rilettura disillusa e ironica, pur se profonda e passionale. Un ritorno a casa dopo anni ed anni trascorsi a immaginare altri percorsi, con l'insegnamento ricevuto a forza di interpretare gli standard sempre vivo nel cuore'.
Insomma un trio all stars per una serata da non perdere.

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