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Danza, Giuseppe Parente martedi' 11 al Comunale di Caserta

Caserta - La I edizione di CasertArteDanza, la rassegna ideata e curata dal CDTM - Circuito Campano della Danza per la direzione artistica di Mario Crasto De Stefano, realizzata in collaborazione con il Teatro Comunale di Caserta, cede il passo...

La I edizione di CasertArteDanza, la rassegna ideata e curata dal CDTM - Circuito Campano della Danza per la direzione artistica di Mario Crasto De Stefano, realizzata in collaborazione con il Teatro Comunale di Caserta, cede il passo alle giovani stelle del palcoscenico. Martedì 11 marzo sarà la volta infatti della COMPAGNIADIDANZA>giuseppe parente protagonista di 1030, energico spettacolo in due atti di danza contemporanea.
Casertano di nascita, l'artista, giovane rivelazione della coreografia campana, presenterà al Teatro Comunale uno spettacolo che, lontano dai canali tradizionali dell'arte contemporanea, mira a raccontare l'epica discesa del popolo normanno in Italia e gli elementi di fusione tra la cultura vichinga e quella dell'Italia meridionale intorno al 1030, anno di fondazione della prima contea normanna.
"Aversa è stata la prima contea normanna – spiega Parente - anni fa la città mi offrì la direzione artistica di un Festival e da quel momento pensai di indagare su questo aspetto storico nel tentativo di dare una chiave di lettura diversa".
Sulle musiche originali dei Letti sfatti, Parente si esibisce con la sua Compagnia (sei danzatori -Veronica Abate, Manuela Armogida, Francesco Capuano, Natascia Corradino, Sonia di Gennaro, Patrizia Inzaghi, Giuseppe Parente e la vocalist Antonella Misto) per interpretare un'esplorazione rigorosamente lontana da descrittivismi e/o riferimenti storici narrativi, inserendosi nel progetto coreografico senza intaccare la fisicità del corpo danzante. L'uomo del primo atto, più simile alla macchina, non fa altro che eseguire ciò che la mente ha già deciso. Assaltato da raffiche di calore, si trasforma durante il secondo atto, lasciandosi invadere da un sentire più umano e meno architettato. La prima parte è stata pensata come un involucro che destina i corpi, impossibilitati ad avere un contatto diretto tra loro, ad un'azione implosiva. La seconda parte si riscalda slegandosi da ogni sorta di oggettivismo puntando invece alla conquista di un soggettivismo che ha imparato a essere né eroico né fatalista, ma carico, inevitabilmente, di una pericolosità costantemente in agguato.
Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21. Il costo dei biglietti è di 22 euro per la poltronissima e 15 euro per la galleria (Ridotto scuole € 15,00 poltronissima - € 10,00 galleria). Per informazioni e prenotazioni: CDTM 081 229 55 45 – www.danzateatro.net; Teatro Comunale di Caserta 333 6414086. Giuseppe Parente. Casertano di nascita, un curriculum di tutto rispetto, scandito da lunghi anni di studio, riconoscimenti, esperienze all'estero e tanto teatro, spesso anche al fianco di grandi protagonisti del calibro di Ugo Tognazzi e Arturo Brachetti, inizia giovanissimo studiando balletto, e dopo qualche anno si avvicina alla ginnastica artistica portando avanti contemporaneamente lo studio delle due discipline. Dai primi anni '90 si esibisce all'estero lavorando con Enzo Cosimi, Ismael Ivo, Ton Simons. Di ritorno in Italia, stanco di una condizione teatrale che lui stesso definisce "priva di fermento e dettata da un'offerta spesso inesistente", crea la COMPAGNIADIDANZA>giuseppe parente per cui realizza gli spettacoli "PUFF ADDER" e "1030". Quest'ultima sua personalissima creazione è una rivisitazione in due atti sulla discesa dei vichinghi in Italia nell'anno di fondazione della prima contea normanna (da cui il titolo).

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