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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cultura

Antonello Cossia ed il sogno di un pugile a fronte alta

Napoli - ‘A fronte alta’, ovvero ‘un sogno del mille novecento cinquantasei’, scritto ed interpretato da Antonello Cossia. In scena la straordinaria avventura sportiva di un pugile napoletano, atleta della nazionale azzurra, chiamato a...

‘A fronte alta’, ovvero ‘un sogno del mille novecento cinquantasei’, scritto ed interpretato da Antonello Cossia. In scena la straordinaria avventura sportiva di un pugile napoletano, atleta della nazionale azzurra, chiamato a rappresentare l'Italia ai giochi olimpici di Melbourne in Australia, appunto nel 1956.
Prodotto da I Teatrini, lo spettacolo ne ripercorre l’impresa tra suggestioni, ricordi personali, resoconti di testimoni dell’epoca che, pian piano, nello sviluppo drammaturgico, vanno ad incrociare, intrecciandosi con esse, le fitte maglie della Storia, funestata in quegli anni da scenari terribili. Era il tempo delle tensioni mondiali, prevedibile epilogo di un periodo post bellico mai completamente pacificato, gli anni delle sanguinose lotte bracciantili, della quotidiana ‘guerra silente’ combattuta da intere popolazioni nell’atto di ricostruire una propria identità civile e sociale oltre che riedificare le proprie distrutte città.In questo scenario, tra orgoglio e uppercut’, si sviluppa l’avventura di un giovane boxeur, due volte campione d'Italia tra i dilettanti nel 1955 e nel 1956, nonché il primo napoletano alle Olimpiadi nella storia del pugilato.Un articolo comparso in un giornale sportivo australiano, qualche giorno dopo l’incontro, riportava la cronaca del primo e unico combattimento, sostenuto da questo atleta in quella competizione.
Aveva incontrato agli ottavi di finale colui che in seguito vinse la medaglia d’oro per la categoria dei pesi piuma, un pugile russo, Vladimir Safronov il suo nome, molto forte, che mandò tutti i contendenti al tappeto, tranne uno: ‘un giovane proveniente da un paese del sud, che faceva il muratore nella sua città’.
‘A fronte alta’, dal ring al teatro, per realizzare un'istantanea della limpida linea di comportamento tenuta dal protagonista, non solo dentro le dodici corde. Sconfitto, ma solo ai punti: l'unico a finire in piedi davanti al russo Vladimir Safronov, formidabile tecnico e micidiale picchiatore, il futuro campione olimpico.
Il lavoro è scritto e interpretato da Antonello Cossia apprezzato attore al fianco di Antonio Neiweller, Mario Martone, Renato Carpentieri, Toni Servillo. Lo spazio scenico è di Raffaele di Florio, la musica originale di Riccardo Veno, i costumi di Stefania Virguti, still e video editor Francesco Albano. Il testo dello spettacolo è stato pubblicato, con la prefazione di Salvatore Casaburi, da Guida Editore nella collana per il teatro diretta da Giulio Baffi.

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