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Sabato, 20 Aprile 2024
Cultura

Quartieri Aperti a Positano con il cuore a Fornillo

Positano - Quartieri Aperti a Positano con il cuore a Fornillo. Una festa straordinaria, ma soprattutto un percorso nella memoria di Positano. Unica, inimitabile, indimenticabile. Un quartiere che non viveva una festa popolare da più di un quarto...

Quartieri Aperti a Positano con il cuore a Fornillo. Una festa straordinaria, ma soprattutto un percorso nella memoria di Positano. Unica, inimitabile, indimenticabile. Un quartiere che non viveva una festa popolare da più di un quarto di secolo, da quando si faceva la festa di Santa Margherita, la patrona del quartiere, a suon di tamorre e canti popolari della tradizione. PositanoArte ha organizzato quella che sembrava la festa più difficile, rinviata due volte, con un freddo pungente, in condizioni impossibili, ma il quartiere ha fatto il miracolo. Stradine nascoste e misteriose, angoli sconosciuti agli stessi positanesi, storie e nenie dimenticate. I racconti, fatti dai Murattori (una compagnia straordinaria di giovani positanesi, nata quasi per caso, ma che si ha la volontà di far crescere, di giovani positanesi che stanno riscuotendo successi ad ogni manifestazione ed hanno avuto gli apprezzamenti di Renzo Rossellini e già esibizioni in teatri cittadini) personaggi mitici e fatti storici: Flavio Gioia, inventore della bussola, nato qui perchè esisteva una scuola nautica, Tiberio che si faceva portar i pani cotti a Fornillo, dove due mitici forni fornivano il pane a tutto il paese, la storia della Mamma ed il Figlio, purtroppo reale, gli scogli che per proteggere il paese intercettarono miracolosamente pericolosi missili partiti da sottomarini militari. Ma il percorso (ricco di prelibatezze gastronomiche, dalla pasta e fagioli di Costantino, ai piatti di Vincenzo "Il Direttore" o l'inimitabile Rino dove gustavi, bevevi e sentivi la sua tamorra) riservava continuamente sorprese, così ai personaggi mitici e ai fatti storici facevano seguito i "personaggi" del quartiere. Che non erano solo registi come Cesare Giulio Viola e Vittorio De Sica, o attori come Alberto Sordi che qui avevano la casa, con l'Art Work Shop di Edna Louise e Clavel che, nella sua strordinaria Torre sulla spiaggia ha ospitato il Gotha dell'arte e della cultura dell'inizio del secolo scorso, ma erano "grandi" personaggi positanesi come il pittore Bella, allievo di Caprile (che aveva creato uno studio che era un'opera d'arte, con le stesse proporzioni della Cappella dei Pazzi), il gentleman "Capa Ianca", l'uomo che spezzava i cuori a centinaia di donne, celebrato nelle riviste di tutto il mondo ("di lui le ragazze avevano una foto come un santino") che sapeva far vivere momenti felici al sesso femminile, Domenico Milo, l'imprenditore che ha fatto il turismo a Fornillo e così via. La manifestazione si è aperta con l'inaugurazione del presepe più suggestivo della Costiera Amalfitana, ormai verso il trentennale, che è quello, costruito con cura e amore artigianale dagli abitanti, nella Grotta di Fornillo. La serata è stata ricca di tanti percorsi culturali ed enogastronomici, con prodotti e piatti cucinati dalla gente del posto offerti ai visitatori (eccezionale il vin brulè e i dolci finali) e oltre al percorso uditivo, con la compagnia dei Murattori, c'è stato il quartiere dei bambini, con i giochi e le esibizioni organizzate dall’associazione La Selva, l'imperdibile e sraordinaria Clementina, e il gemellaggio con la provincia di Salerno che è stata presente con espositori di qualità con i loro stand sulla Via Pasitea, e prodotti tipici. Emozionante anche visitar la chiesa Santa Margherita, patrona di Fornillo,poi la conclusione con le musiche dei Tammorre che ad ogni canto ricordavano un personaggio locale.Il prossimo appuntamento sabato 30 dicembre "Quartieri Aperti ai Mulini" con gli stand della Costiera Amalfitana

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