rotate-mobile
Cultura

Arec: cerimonia consegna premio Pino Amato

Napoli - Stamane, presso le sale di rappresentanza “Caduti di Nassiriya” del Consiglio Regionale della Campania, si è svolta la cerimonia di consegna del premio intitolato a “Pino Amato”, Assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione della...

Stamane, presso le sale di rappresentanza “Caduti di Nassiriya” del Consiglio Regionale della Campania, si è svolta la cerimonia di consegna del premio intitolato a “Pino Amato”, Assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione della Regione Campania, assassinato dalle brigate rosse a Napoli il 19 maggio 1980. Il Premio, incentrato sul tema delle forme istituzionali del governo regionale, è stato assegnato a Gennaro Ferraiolo e Nicola Ringoli.Alla cerimonia, promossa dall’Associazione degli ex Consiglieri Regionali della Campania, hanno preso parte il Presidente del Consiglio Regionale della Campania Sandra Lonardo, il figlio di Pino Amato, Arnaldo, il Presidente dell’Arec Mario Del Vecchio, il Presidente della commissione esaminatrice del Premio “Pino Amato” Mario Forte e i componenti dell’Arec. “Il premio ‘Pino Amato’, nato per iniziativa del compianto Clemente di San Luca, già presidente dell’Arec, è dedicato ad un grande uomo leale, autorevole esponente di un partito e pregevole rappresentante dell’Istituzione regionale – ha detto Del Vecchio, che ha ricordato “le tragiche azioni terroristiche per le quali la nostra regione pagò un prezzo altissimo, con la perdita di grandi uomini come Pino Amato e Raffaele Delcogliano” , al quale il Consiglio regionale ha dedicato la Biblioteca regionale.“Oggi assistiamo ad una ripresa del terrorismo nazionale e internazionale – ha aggiunto Del Vecchio – per questo la nostra azione per la libertà e per la democrazia deve proseguire in maniera ancor più decisa”.“Noi familiari associamo Pino Amato a questo Consiglio regionale – ha detto Arnaldo Amato – perché questa Assemblea è l’esperienza politica, istituzionale ed umana in cui mio padre ha creduto di più tanto da far prevalere l’impegno per la sua regione su quello nazionale. Questo premio – ha proseguito Arnaldo Amato – va oltre le celebrazioni e le commemorazioni perché getta un ponte verso i giovani e tende ad avvicinarli alla Istituzione regionale attraverso la testimonianza di chi, come mio padre, ha creduto in loro fino in fondo, fino a pagare il prezzo più alto, quello della vita”. Arnaldo Amato ha, poi, lanciato un appello alle Istituzioni locali: “i mass media, troppo spesso alla ricerca del mero ascolto, arrivano ad esaltare gli autori del terrorismo, mentre le famiglie delle vittime si sentono sempre più sole. Per questo chiedo alle Istituzioni, che non sempre hanno fatto sentire la propria voce in questi ventisette anni dalla morte di mio padre, di essere vicine ai familiari delle vittime”. In particolare, Arnaldo Amato ha chiesto alla Presidente Lonardo di “riportare il nome di Pino Amato in Consiglio regionale e di attivare un ponte con le giovani generazioni per far rivivere attraverso di esse la sua esperienza”.Nel ringraziare l’Arec “per una iniziativa, ricca di passione e di sensibilità, che consente di rendere omaggio alla memoria di Pino Amato”, la Presidente Lonardo ha raccolto l’appello di Arnaldo Amato sottolineando che “queste sale di rappresentanza, intitolate ai caduti di Nassiriya, sono la testimonianza dell’attenzione e della sensibilità di questo Consiglio regionale verso tutte le vittime del terrorismo e verso le loro famiglie. Stiamo vivendo un momento particolarmente difficile in cui l’appello a dialogare e a lavorare congiuntamente assume un valore ancor più pregnante – ha proseguito il Presidente Lonardo - un principio di condivisione in cui il Consiglio regionale della Campania crede fermamente, in quanto espressione di tutte le forze politiche, di tutti i cittadini e di tutto il territorio regionale. L’esperienza di Pino Amato, che ricordo affettuosamente con quel sorriso di uomo ed esponente delle Istituzioni aperto e generoso, mi offre un ulteriore stimolo ad agire affinché il Consiglio regionale, insieme con tutte le forze politiche, si avvicini sempre di più ai cittadini per dare loro le migliori risposte possibili. Noi – ha aggiunto Lonardo - stiamo operando in maniera sempre più trasparente. Un obiettivo per il quale ci stiamo battendo ma che evidentemente non a tutti è risultato gradito’’, ha ancora evidenziato il Presidente Lonardo, che vive sotto scorta dopo le minacce subite da presunti gruppi terroristici appartenenti a sedicenti brigate rosse napoletane. “Anche attraverso la testimonianza di Pino Amato, il Consiglio regionale getta, dunque, un ponte verso i giovani, che con le loro indicazioni culturali e creative, rappresentano la bussola che deve orientare la politica e la vita delle Istituzioni – ha concluso la Presidente Lonardo” che, nel raccogliere la richiesta del figlio di Pino Amato, ha annunciato che sottoporrà “alla sensibilità della Conferenza dei Capigruppo la richiesta di portare il nome di Pino Amato in Consiglio regionale”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arec: cerimonia consegna premio Pino Amato

CasertaNews è in caricamento