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Arlecchino servitore di due padroni

(Milano) Il Trecentesimo goldoniano non poteva prescindere da Arlecchino. Per raccontare il suo spettacolo Strehler parlava di “memoria vivente”, a illustrare quel continuo lavoro di revisione di una storia in eterna, inarrestabile evoluzione.Dopo...

(Milano) Il Trecentesimo goldoniano non poteva prescindere da Arlecchino. Per raccontare il suo spettacolo Strehler parlava di “memoria vivente”, a illustrare quel continuo lavoro di revisione di una storia in eterna, inarrestabile evoluzione.Dopo la lunga tournée statunitense del 2005, i successi in Cina nel maggio 2006, e un secondo viaggio, ancora in terra d’Oriente, lo scorso autunno, il più celebre degli spettacoli goldoniani di Strehler sarà per un mese al Teatro Grassi. L’ultima recita cade nel Sessantesimo della fondazione del Piccolo, il 14 maggio, e tutte le repliche di quel mese saranno una vera e propria edizione speciale dello spettacolo in cui l'intera compagnia, recuperando a pieno la tradizione, la maestria attorale e lo spirito festoso tipici della Commedia dell'Arte, si alternerà nei vari ruoli.Un Arlecchino di celebrazioni e record, e tra questi vi è anche il “mitico” Ferruccio Soleri, da quarantaquattro anni Arlecchino, oggi autore della ripresa dello spettacolo che nel prossimo settembre vivrà anche una serata d'onore al Teatro alla Scala.

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