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Al Teatro mercadante: 'Che cos'e' la giustizia?'

Napoli - Parliamone cominciando dalle fonti greche. Digressione nient'affatto oziosa: figlia d'Urano e Gea, Themis (il nome evoca una regola comune al mondo fisico e umano) partorisce tre figlie a Zeus: Eunomìa ("savio ordinamento"), Dike ("norma"...

Parliamone cominciando dalle fonti greche. Digressione nient'affatto oziosa: figlia d'Urano e Gea, Themis (il nome evoca una regola comune al mondo fisico e umano) partorisce tre figlie a Zeus: Eunomìa ("savio ordinamento"), Dike ("norma", "decisione", "pena"), Irene ("pace"); la carriera terrena della seconda non dev'essere troppo felice se l'astronomo Arato racconta che, nascostasi dapprima sulle montagne, poi voli nella costellazione della Vergine. (Franco Cordero)Che cosè la giustizia? Si parte interrogandosi su Themis, la dea della Legge, pensata e descritta dai mitografi come la personificazione della Giustizia, e la consigliera di Zeus. E lo faremo con Franco Cordero, un grande giurista e scrittore, docente di procedura penale. Egli scrive regolarmente i suoi commenti (straordinari) su un importante quotidiano e la sua Procedura penale è considerata uno dei testi più significativi in materia. Le norme di giustizia, il complesso di principi giuridici, etico-sociali e religiosi che regolano i rapporti umani, preesistono alla comunità? E nel contempo come la formano stabilendo il diritto di ciascuno e quindi ciò che spetta ad ognuno?
Eguaglianza, libertà, utilità, felicità, merito o bisogno di ciascuno? A quale valore ideale deve essere conforme la giustizia per regolare i rapporti umani? A quale legge si deve obbedire? Un ragionamento sullorigine dellordinamento normativo per comprendere le virtù e i vizi del nostro agire quotidiano.

Franco Cordero (Cuneo, 1928) è ordinario di procedura penale a Roma, Università della Sapienza, avendo insegnato a Trieste (1958-60), Milano (Università Cattolica, 1960-74), Torino (1974-76). I suoi editoriali e commenti appaiono regolarmente su «la Repubblica». La sua Procedura penale (Giuffrè, 1966), riscritta ex novo sul codice 1988, è giunta alla 15a edizione. A parte i lavori dargomento tecnico, ha pubblicato due pamphlet, otto romanzi, dieci saggi (dagli Osservanti, Giuffrè, 1967, indi Trattato di decomposizione, De Donato, Bari 1970, e LEpistola ai Romani, Einaudi, Torino 1972, a Savonarola, 4 voll., Laterza, Roma-Bari 1986-88).

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