Scatola di latta

(Libri) … A ripensarci, i miei ricordi non sono fatti di eventi, ma di persone, che hanno incrociato la mia vita, o che sono vissute nelle parole di altri. Tante esistenze che ormai fanno parte integrante della mia anima e che hanno fatto di me quello che sono, ciascuna dandomi la parte migliore di se stessa. Non so quello che io abbia dato loro…

Si tratta di una delle riflessioni, del protagonista del romanzo, in cui è condensato il significato dell’opera. Giancarlo, affermato neuropsichiatra con una smisurata passione per il mare, ama scrivere favole per bambini e vive con il pesante rimorso per la morte di Gianni, suo unico figlio morto in un incidente in moto, dopo aver prestato la sua auto al padre. Una parte di Giancarlo muore con Gianni e questo lo fa sentire come in una scatola di latta, sempre più isolato dal mondo e dalla moglie, che vive una profonda crisi depressiva. Un racconto che non tende a raggiungere altro obiettivo al di fuori delle cose dell’animo: che si volge verso il passato, verso quel “tempo perduto” di cui è fatto il presente, che racchiude l’avvenire e osserva la vita attraverso le immagini che la realtà depone nella profondità della coscienza. Luciana Volponi Massei propone una scrittura che si impone in virtù di una buona struttura sintattica, capace di sollecitare sensazioni ed emozioni, mediante un controllo stilistico sempre preciso nell’osservanza degli scopi comunicativi che persegue.

BIOGRAFIA
Luciana Volponi Massei è nata a Livorno, dove ha insegnato Lettere per molti anni. Nel 1992 si è trasferita a Viterbo, qui ha cominciato a dedicarsi alla scrittura, ottenendo da subito diversi riconoscimenti; tra i più significativi ricordiamo il primo premio al Concorso Canto e disincanto, Voci di donna nella Tuscia 2006 e al Premio Letterario Centro Culturale Antonianum 2005, sezione narrativa. L’esperienza di vita in due città tanto diverse, come Livorno e Viterbo, trova voce in questo romanzo attraverso le parole della protagonista. Scatola di latta, opera finalista al Premio Letterario Penna d’Autore 2005 e al Premio Letterario Jacquès Prèvert 2006, è la seconda pubblicazione dell’Autrice.

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