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Elicantropo: Giampiero Ciccio' in Giovanna dArco di Borgovecchio

Napoli - Dopo il grande successo di pubblico e di critica, ottenuto nei due anni di tournèe, debutterà a Napoli, giovedì 1 febbraio 2007 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 4), al Teatro Elicantropo, Giampiero Cicciò nelle ‘vesti’ di Giovanna...

Dopo il grande successo di pubblico e di critica, ottenuto nei due anni di tournèe, debutterà a Napoli, giovedì 1 febbraio 2007 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 4), al Teatro Elicantropo, Giampiero Cicciò nelle ‘vesti’ di Giovanna d’Arco di Borgovecchio, un tranquillo pomeriggio di settembre, un testo scritto e diretto da Gianni Guardigli, presentato da Studio 12 e da EuropaDuemila.Lo spettacolo, che ha debuttato nell’ambito del Festival KALS’ART Palermo 2004, è un monologo in cui la protagonista, un'anziana donna siciliana, vive in una condizione di profonda solitudine, ossessionata dai messaggi dei mezzi di comunicazione.
Il suo unico nipote, trasferitosi a Roma, tenta d’intraprendere una carriera artistica e, non essendole chiare le ambizioni del giovane, continua a fantasticare, ad insistere sulle grandi doti professionali e umane del ragazzo.
I fraintendimenti, gli equivoci si susseguono e s’intrecciano (il nipote è un travestito), creando un inevitabile tessuto di involontaria comicità. Ma tutto questo agitarsi e girare a vuoto nasconde un dramma, inutilmente tentato di celare a se stessa.
Questo periodo della sua esistenza che, forse volutamente, forse inconsapevolmente, sta trascorrendo in maniera così intensa, è l’ultimo, poiché un referto medico l’ha, inesorabilmente, condannata a pochi mesi di vita.La signora ha un nuovo progetto. Sotto consiglio di una mortuaria Ecuba, che tutte le notti le appare in sogno, deve purificare la cucina dai detestati influssi arabi. Come una Parca del nostro tempo, divide i suoi pomeriggi a separare i semi buoni da quelli cattivi, con una meticolosità degna di un personaggio mitologico.“Accussì av’a fari cu riciviu u compitu di purificari stu munnu” (“E’ così che deve fare chi ha ricevuto il compito di purificare il mondo”).
La colonna sonora, onnipresente, è la seconda protagonista della pièce, una sorta di contrappunto che ‘duetterà’ con le parole, fino a costruire un tessuto unico.L’ambiente è un interno astratto, in cui la donna trova la disposizione delle sue cose con la sicurezza di chi conosce ogni centimetro a memoria, come una cieca.Ma dal fluire del racconto lo spettatore intuirà che il mondo interiore in cui si è ‘calata’ la signora, non è altro che un artificio, un mosaico bizantino di verità create ad arte.
Verità che compongono una rassicurante piramide, artefice di tutta la sua esistenza.Uno spettacolo che coinvolge il pubblico con l’ironia delle battute, l’espressività del personaggio e con le sue impennate poetiche.

Giovanna D’Arco di Borgovecchio, scritto e diretto da Gianni GuardigliNapoli, Teatro Elicantropo (Vico Gerolomini, 3) – dall’1 al 4 febbraio 2007Info e prenotazioni al numero 081296640 email teatroelicantropo@iol.it Inizio delle rappresentazioni ore 21.00 (feriali) e ore 18.30 (domenica)

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