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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cultura

Gruppi di musica etno-popolare alla 'Notte dei Falo''

Nusco - Dall’Irpinia all’Africa, dalla Puglia all’India: la cultura musicale del mondo si riunisce a Nusco in occasione della Notte dei Falò. Cinque gruppi – uno per ogni ora – in cinque luoghi diversi del suggestivo borgo denominato “il balcone...

Dall’Irpinia all’Africa, dalla Puglia all’India: la cultura musicale del mondo si riunisce a Nusco in occasione della Notte dei Falò. Cinque gruppi – uno per ogni ora – in cinque luoghi diversi del suggestivo borgo denominato “il balcone d’Irpinia”, oltre a tre gruppi itineranti e ad altri momenti musicali.

Un programma ricchissimo per l’evento del 13 gennaio, un rito che si ripete dal 1657 con la stessa suggestione e la stessa magia. In ogni angolo del centro antico musica, falò ed enogastronomia d’eccellenza, tutti ingredienti di una stessa ricetta vincente.
La Notte dei Falò è promossa dal Comune di Nusco con il patrocinio della Comunità Montana Terminio Cervialto e della Provincia di Avellino.

Il 13 gennaio lo splendido borgo – tra i cento più belli d’Italia – si animerà per rivivere l’antichissimo rito. Per questa edizione la notte più attesa dell’anno si arricchisce grazie alla musica popolare non solo del Sud Italia, ma anche dell’Africa e dell’India. A partire dalle ore 19.30 circa, infatti, si esibiranno i Namu World’s Percussion (in piazza De Sanctis), l’unico gruppo che unisce i ritmi di Paesi pionieri nelle percussioni - Cuba, India, Egitto, Burkina Faso, Senegal, Italia – grazie ad un’attenta ricerca sulle varie culture etniche. Musicisti e ballerini di diversa provenienza che uniscono le loro esperienze artistiche utilizzando strumenti e costumi tradizionali, proponendo una fusione di ritmi africani, caraibici, mediterranei e indiani con brani originali.
Di scena ancora i Niuri Te Sule, che porteranno a Nusco i canti e gli incanti della Taranta Salentina, con testi tradizionali cantati in dialetto salentino: melodie d’amore ma anche di lavoro, che rimandano ai tempi più lontani in cui le donne cantavano nei campi e gli uomini inventavano nenie e serenate. Il ritmo dei tamburelli si fonde con le linee melodiche di violino, mandola, mandolino, organetto ed armonica creando un magma sonoro caldo che arriva dritto nella mente di chi lo ascolta. Voci e chitarre poi completano il tutto dando così forma ad una ensemble ricca di strumenti.
In Largo San Donato si esibiranno i Vottafuoco, gruppo che segue la scia tracciata dalla Nccp per la riproposizione dei canti della tradizione popolare campana-pugliese. Oltre a riproporre brani della tradizione contadina-pastorale - tarantelle, pizziche, tammurriate – i Vottafuoco sono anche autori di brani originali ispirati alla tradizione stessa, senza tralasciare la contaminazione con la musica moderna, realizzando arrangiamenti e produzione di brani che si uniscono con le sonorità e gli stili musicali più recenti utilizzando anche strumenti non propri della musica tradizionale.
Tarantella e musica popolare irpina saranno invece di scena in piazza Nunzio Maria Della Vecchia con i Chiave Folk 2000 e in via Roma con Achille e il suo Complesso.
Oltre ai cinque appuntamenti fissi, ci saranno altri tre gruppi di musica itinerante che porteranno nei vicoli del borgo la musica popolare del Sud.
Infine, in piazzetta Trinità, per tutta la serata suonerà un duetto di chitarra e mandolino.

Un grande laboratorio di musica etnica e popolare, che rappresenta però solo uno dei tanti momenti dell’evento del 13 gennaio. Alle ore 16 infatti ci sarà l’esibizione degli Sbandieratori di Cava, alle 18 l’accensione del primo falò e, a seguire, quella di tutti gli altri fuochi che illumineranno i vicoli del borgo

Palazzo Del Sordo, situato in piazza Sant’Amato, aprirà per l’occasione e ospiterà botteghe di artigianato locale, mentre al Palazzo Vescovile la Comunità Montana Terminio Cervialto proporrà laboratori di degustazione sul vino e abbinamenti di cioccolata e distillati, in collaborazione con l’Ais – Associazione Italia Sommelier - di Avellino.

E ancora, l’inaugurazione della Vetrina del Territorio, situata nei locali dell’ex ufficio postale e gestita dall’associazione “Nusco Arte”, il Mercatino Biologico e naturalmente enogastronomia d’eccellenza. Ad ogni falò ci saranno infatti stand gastronomici, che offriranno ai visitatori le specialità irpine preparate secondo le ricette dell’antica tradizione irpina: salsicce alla brace, castagne sul fuoco, cecaluccoli (i tipici cavatelli), maccaronara, lagane (tipo tradizionale di pasta) e fagioli, carne alla brace, formaggi e naturalmente i pregiati vini della zona, dall’Aglianico al Taurasi Docg, senza tralasciare le gustose novità del momento, come la carne argentina.

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