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Consiglio comunale straordinario e aperto per commemorare Luigi De Falco

Pomigliano d'Arco - Una seduta di Consiglio Comunale straordinaria e aperta agli interventi. Alla celebrazione dell'assise in memoria di Luigi De Falco, studioso al quale la Città di Pomigliano deve la donazione del preziosissimo fondo librario a...

Una seduta di Consiglio Comunale straordinaria e aperta agli interventi. Alla celebrazione dell'assise in memoria di Luigi De Falco, studioso al quale la Città di Pomigliano deve la donazione del preziosissimo fondo librario a lui intitolato e custodito nella Biblioteca Comunale, la figura di de Falco sarà ricordata dal prof. Vincenzo D'Onofrio che, all'epoca della scomparsa, era assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione nella giunta del sindaco pro tempore (1991) che è anche il primo cittadino di oggi, Lello Russo. In programma le testimonianze del dr. Gennaro Caprioli e del prof. Vincenzo Gesuele, entrambi amici di De Falco nonché appassionati studiosi di storia locale. Nell'occasione, saranno premiati, con la borsa di studio intitolata a De Falco, gli studenti delle scuole superiori cittadine che la commissione esaminatrice composta da Paola Villani (Università Suor Orsola Benincasa), Anna Pulcrano (Liceo Salvatore Cantone), Stefania Bellezza (I.S.I.S. Europa) ha scelto. Quest'anno i premiati sono: Claudia Barrella, Luca D'Onofrio, Giuseppe De Cicco, Francesco Di Lorenzo, Alessia Esposito, Marilia Fico, Pasquale Fico, Vincenza Luisa Fico, Carmela Fusco, Salvatore Iasevoli, Brunella Iengo, Domenico Maione, Francesco Mocerino, Nicola Piccirillo, Ilaria Piccolo, Emanuela Tortora, Ferdinando Toscano e Nicola Verde. Alla consegna delle borse di studio interverranno, tra gli altri, i dirigenti scolastici Mario Sorrentino (Itis Barsanti), Rosanna Genni (Isis Europa), Alfonso Cepparulo (Liceo Cantone), Vincenzo Gesuele (Liceo Matilde Serao) e Pasquale Antonio Lauri (liceo Imbriani), attuale assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione del Comune di Pomigliano d'Arco. «Sono onorato di presiedere un'assise che celebra la figura di un concittadino che ha amato in maniera viscerale la città di Pomigliano – dice il presidente Maurizio Caiazzo – l'amministrazione ha colto e fatto propria la richiesta di un folto gruppo di cittadini che, dalla pagina facebook dedicata a De Falco e alla città, aveva invocato una manifestazione pubblica in memoria di De Falco. Ebbene, abbiamo pensato che nulla, meglio di una seduta straordinaria di Consiglio Comunale, fosse più adatto». Inoltre, la giunta guidata dal sindaco Russo ha predisposto la ristampa in 600 copie dell'opuscolo «Pomigliano: immagini d'epoca e dettagli», preziosissimo contributo alla ricerca su origini e storia di edifici e strade cittadine e sull'originario assetto edilizio di Pomigliano e sugli usi e costumi dei suoi abitanti fino alla primavera del 1939, anno in cui Benito Mussolini pose la prima pietra dello stabilimento aeronautico dell'Alfa Romeo. Ne sarà fatto dono a tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado, alle associazioni, agli Enti Pubblici e a ciascuna biblioteca pubblica della Regione Campania. Domani alle 18, prima della seduta di assemblea pubblica, sarà celebrata, nella chiesa del Carmine, una Santa Messa in memoria di Luigi De Falco*.
*Luigi De Falco visse fin dalla nascita (22 marzo 1957) a Pomigliano e qui morì – aveva solo 33 anni – il 7 dicembre del 1991. Compiuti gli studi magistrali, De Falco continuò la sua formazione da autodidatta e collezionò oltre 2.600 testi, privilegiando autori pomiglianesi quali Salvatore Cantone, Felice Basile, abate Felice Toscano, Nunzio Coppola, solo per rammentarne alcuni. Collezionò anche una sezione di oltre 200 testi di opere degli esponenti delle famiglie Imbriani e Poerio. Poeta, studioso attento di usi, costumi e tradizioni locali, collezionista di cartoline d'epoca, autore di un opuscolo dal titolo «Pomigliano: immagini d'epoca e dettagli». In vita De Falco non ottenne riconoscimenti e meriti, cosa del quale non si rammaricò mai, felice di contribuire, con il suo ineguagliabile lavoro di ricerca, alla redazione di scritti sulla storia di Pomigliano d'Arco. Nel 1990, già molto malato, redasse il suo testamento nel quale dichiarò chiaramente la volontà di donare tutti i suoi libri alla biblioteca comunale. Con queste, precise, parole: «Ai miei legittimi eredi raccomando con tanta sollecitudine e "coraggio" queste ultime volontà di un nato perdente, non infelice però!A Loro tutto ciò che mi appartiene e che ho "accumulato" con parsimonia, sacrificio! Escluso i libri. Ho lavorato all'accumulo solo per Pomigliano ed i Pomiglianesi». Di lui, sulla stele, è rimasto scritto: «Ardentemente amò il suo paese, Pomigliano, e gli Imbriani-Poerio e con questo assillo, felice, si spense».

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