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Sabato, presso il Parco della Memoria, verra' presentato il libro Sulle tracce della linea gotica

San Pietro Infine - Sabato prossimo, alle 18.30, sulla terrazza sita nel Parco della Memoria Storica di S. Pietro Infine, verrà presentato il volume di Vito Paticchia e Marco Boglione "Sulle tracce della Linea Gotica. Il fronte invernale dal...

Sabato prossimo, alle 18.30, sulla terrazza sita nel Parco della Memoria Storica di S. Pietro Infine, verrà presentato il volume di Vito Paticchia e Marco Boglione "Sulle tracce della Linea Gotica. Il fronte invernale dal Tirreno all'Adriatico in 18 tappe" (Fusta Editore, 2011). Partecipano all'evento: Fabio Vecchiarino, Presidente della Fondazione "Parco della Memoria Storica"; Giuseppe Vecchiarino, Sindaco di San Pietro Infine; Maria Antonietta Di Florio, Direttrice del Parco della Memoria e Vito Paticchia, dell'IBC, coautore del libro. Sono stati invitati i sindaci di Cassino e dei 31 comuni del martirologio coinvolti nelle operazioni militari lungo la Linea Gustav ed il Direttore dell'Historiale di Cassino. Vito Paticchia, membro dei beni culturali della regione Emilia Romagna, ha scritto anche "Ottavo centenario dell'Università di Bologna (1886-1888). Progetto culturale e opinione pubblica a confronto negli anni di Crispi". Sulle tracce della Linea Gotica è una guida storico-escursionistica lungo quel fronte invernale della Linea Gotica che dall'autunno del 1944 all'aprile del 1945 correva dalle spiagge a nord della Versilia a quelle a nord di Ravenna, attraversando la Toscana e l'Emilia-Romagna. Gli autori, Vito Paticchia e Marco Boglione, hanno percorso e descritto minuziosamente quella linea difensiva che partendo da Cinquale, affrontava le Alpi Apuane e la Garfagnana, percorreva il crinale tosco-emiliano da Passo del Saltello a Monte Spigolino passando per l'Abetone; si affacciava sulla valle del Dardagna dall'alto dei Monti della Riva e proseguiva per il Belvedere, Ronchidos, Monte Castello fino a Monte Pero; attraversava il fiume Reno inerpicandosi a Monte Caprara e Monte Sole; superava il Setta e saliva a Monte Adone trasformando il contrafforte pliocenico verso ovest in una barriera inespugnabile mentre cedeva Livergnano e Monte delle Formiche; indietreggiava in val di Zena e nella valle del Sillaro, per poi riaffacciarsi sulla Vena del Gesso fino a Tossignano e Sasso Letroso; giungeva in pianura arroccandosi a Riolo per poi incanalarsi lungo gli argini del Senio verso il fiume Reno e l'Adriatico. Lungo questi crinali, queste valli e questi argini, la memoria dei lutti e delle distruzioni è ancora viva a distanza di quasi settant'anni, È un viaggio in territori straordinari, talvolta incontaminati, ma è soprattutto un viaggio nella storia, nel cuore della seconda guerra mondiale.

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