Sono venuti in centinaia da Catanzaro Lido, l'Aquila, Catanzaro, Matera, Roma, Velletri, Padula, Potenza, Marano di Napoli, Cassino, Amatrice, Ofena (Aq), San Giorgio a Liri, Vallemaio, Palazzo San Gervario e altri istituti ancora a Sparanise, per ricordare Padre Giovanni Semeria, Servo degli orfani, morto nell'Istituto sparanisano, l' 11 marzo del 1931. Con i circa duecento ex alunni, anche sacerdoti, sindaci e don Antonio Giura, Padre Generale e Presidente dell'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia, don cesare Faiazza Segretario dei Discepoli, Alvaro Vitale presidente dell'associazione ex alunni e lo storico barnabita Rodrigo Nilo Palaminos, tutti provenienti da Roma. L'occasione è stato un interessante convegno tenuto nell'aula Frassati in occasione dell'anniversario della morte dell'amato Padre Barnabita "Padre Semeria, ha spiegato padre Rodrigo, ha scelto di dedicare la sua vita ai poveri, nello spirito e nel fisico, da bambini orfani, ai malati, agli anziani."Sparanise – ha continuato don Antonio Giura, è stato scelto da Padre Semweria e Padre Minozzi proprio per il suo stato di necessità, nonostante il brutto episodio della "Guardatura". Un giorno, infatti, si presentò un camorrista del luogo dalle suore per chiedere "il pizzo" Le suore lo dissero a don Giovanni Minozzi e questi si arrabbia, deciso ad abbandonare il paese Ma fu proprio padre semeria che lo convinse a non rompere quel progetto di bene che aveva appena avviato e cioè la nascita di un grande orfanotrofio femminile dal quale sarebbero passate migliaia di orfanelle. Illuminante anche l'intervento del vescovo diocesano Arturo Aiello:"molt bambni – ha detto – hanno riconosciuto in Padre semeria il loro padre che gli era stato tolto dalla guerra.il secolo scorso, infatti, è stato un secolo senza padre, perché sono venuti meno i padrie sono rimasti tutti orfani. Dopo il convegno, nella sala Frassati e la santa Messa, l'omaggio ai caduti in piazza alla presenza dei membri dell'Associazione reduci e combattendi sparanisana intitolata a Padre Semeria. Poi tutti all'Istituto Semeria dove il celebre padre barnabita lasciò la sua vita terrena. E dove sono passati migliaia di orfanelle. E stata una buona occasione per conoscere la figura di questo frate ligure, benefattore del Sud e di Sparanise; i suoi studi, la sua missione tra i poveri di Roma, le sue prediche, i suoi libri, l'esilio e la sua scelta a favore dei poveri. Non solo: abbiamo scoperto anche la sua amicizia con Pascoli e Tolstoj, la sua presenza al fronte come cappellano di Cadorna tra i soldati, il suo instancabile attivismo che lo portò a fondare Colonie alpine e Case del sodato, fino alla scelta di fondare l'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia insieme a Padre Giovanni Minozzi. Fu soprannominato "Frà Galdino" per il suo continuo peregrinare sui treni in cerca di elemosine per i suoi orfani e per i centinaia di orfanotrofi da lui fondati in tutta Italia, tra i quali quello di Sparanise. Padre Semeria, nacque a Coldirodi presso Sanremo nel 1867, fu grande studioso, autore di molte opere e celebre oratore sacro. Dedicò gli ultimi quindici anni della sua vita totalmente al servizio degli orfani della guerra 1915-18 in cui era stato cappellano del comando supremo. Con don Minozzi fondò l'Opera Nazionale per il Mezzogiorno d'Italia con centinaia di orfanotrofi, scuole e colonie, soprattutto nell'Italia meridionale. Instancabile apostolo, dapprima del pensiero e della penna, poi della dedizione fattiva, ebbe per tutta la vita un unico movente propulsore: la carità verso i fratelli. Le eccessive fatiche spese per procurare il pane ai suoi orfani stroncarono la sua robusta fibra a Sparanise il 15 marzo 1931. Ottantadue anni fa.