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Rock alternative, gli aversani RewOut conquistano Caserta Vecchia

Aversa - Il panorama delle band emergenti è sempre in continuo fermento, come sanno bene gli appassionati del settore. Frotte di giovani musicisti o aspiranti tali si accalcano sui palchi regionali e nazionali nella speranza di ottenere una...

Il panorama delle band emergenti è sempre in continuo fermento, come sanno bene gli appassionati del settore. Frotte di giovani musicisti o aspiranti tali si accalcano sui palchi regionali e nazionali nella speranza di ottenere una visibilità tale da accaparrarsi un sempre maggior numero di fan: il nome della band comincia a girare sui social network e sui forum, le serate nei locali cominciano a diventare più affollate; è il segno che le proprie idee, opinioni e sentimenti, messi in musica, stanno cominciando a diffondersi.
Cavalcando questo trend, i festival e le gare dedicati alle band emergenti si moltiplicano sempre di più e, non raramente, hanno il pregio di farci scoprire artisti validissimi anche se perlopiù sconosciuti al grande pubblico.Come molti di voi sapranno lo scorso 1-2-3 Luglio si è tenuto all'ombra del borgo medioevale di Caserta Vecchia, un interessante evento dedicato alla musica, Il Casertavecchia Summer Festival, diligentemente coordinato dalla direzione artistica di Giò Vescovi e Gianni Genovese e con il sostegno della Pro Loco Borgo di Caserta Vecchia. La manifestazione, alla prima edizione, ha riscosso un buon consenso, dando buone speranze di replica nel corso dei prossimi anni.
Mi interessa segnalare una band emergente che, più di altre, si è distinta nel corso della manifestazione e che certamente è destinata a far crescere la propria popolarità col tempo. I RewOut sono una band aversana che vanta sul proprio curriculum diversi concorsi e premi ( "Sud Rock Fest", "Save the rock festival", "Festival Pub Italia"ecc) e che, sinteticamente, potremmo definire rock alternative ma che, a mio avviso, rifuggono ogni tipo di etichetta di genere. Sono un gruppo originalissimo con diverse radici culturali e musicali che si fondono in un nuovo genere sincretico di cui è difficile distinguere le matrici. Ognuno dei componenti è in grado di valorizzare al meglio il proprio strumento di riferimento e le proprie capacità tecniche al fine di creare un vero e proprio spettacolo a 360 gradi. Uscite, allora, dalla dimensione monolitica della musica ed entrate nel mondo dei RewOut: un mondo composto dalla bella voce da soprano della spagnola Xana Vazquez de Prada (voce e tastiere), che ha al suo attivo molti anni di conservatorio e studi di recitazione, e dall'eleganza e intensità di Domenico Simonelli (voce e coreografie), a sua volta studente al conservatorio e ballerino diplomato all'accademia di danza moderna di Montecarlo. Seguite le note dei musicisti-e-non-solo ,che sostengono le performance dei due cantanti, Vincenzo Romaniello e Giammario Palmiero (chitarre), Flavio Landolfo (basso) e Massimo Aletta (batteria). State pronti ad essere rapiti dal battito tribale e dalla voce straziante di Madre Natura che richiama i suoi figli in "Mother Nature", dalla rabbia delirante di "No One to Blame", dal ritmo accattivante di "It's all good" e dalle atmosfere romantiche della bellissima ballata "I wish I was mad". State pronti ad assistere ad uno spettacolo dove i dettagli sono curati nei minimi particolari, dove le parole si fondono con i gesti e le musiche con i colori, dove buio e luce si rincorrono a scandire i momenti di una performance che vi lascerà a bocca aperta. (Per ascoltare i brani ed ulteriori info, segui il gruppo fb RewOut Page).

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