(Milano) Esce, edita da Chiarelettere, "La versione di Vasco", l'autobiografia del rocker più famoso e discusso d'Italia. Si tratta di un libro-verità, un mosaico di pensieri, ricordi e riflessioni che incollati insieme vanno a formare tutto il mondo che Vasco ha in testa. "La realtà, a vederla bene, è dura, non sempre giusta, ma io la prendo come una sfida e dico sempre: andiamo a vedere fino in fondo. Questo è ciò che ci fa essere uomini, andare avanti nonostante tutto, anche se intorno la realtà ti fa schifo."
"La versione di Vasco" non è il primo libro a firma del cantautore di Zocca, ma più degli altri vuole raccontare "Il Blasco" in modo franco e veritiero.
Esce un'immagine di Vasco diversa da quella che si è formata nell'immaginario collettivo in questi anni: "Ho appena comprato l'Etica di Spinoza e sul mio comodino tengo L'idiota di Dostoevskij. Ho voglia di capire, voglio, come si dice, colmare le lacune. Per questo leggo, e scelgo roba seria. Penso spesso al fatto che quando ho scritto Albachiara leggevo solo Topolino e Alan Ford, ne andavo pazzo. Oggi che leggo cose importanti chissà cosa scriverò. E ancora: "Non sono mica Vasco Rossi io./Sono una persona, sono un uomo,/mica un eroe invulnerabile come/Achille. Dove mi colpisci io/sanguino, Vasco Rossi no, lui/non sente niente". Sempre più fenomeno multimediale, Vasco è il protagonista di quello che si potrebbe definire un road book. È un uomo in viaggio, sempre alla ricerca, che non si ferma mai.

Ecco come Vasco presenta il libro a modo suo: