(Perugia) Santoro si candida come direttore generale della Rai, con Freccero come presidente. "Io e Freccero potremmo affrontare qualunque altro ticket e venirne fuori bene: abbiamo l'esperienza e la carta della multimedialità e se uno non vuole fare tagli dolorosi deve investire nella multimedialità". "E' una questione di credibilità del governo. Monti ci indichi un percorso, dia una scadenza di due settimane per presentare i curricula. Se dice che vuole muoversi dopo le nomine della Vigilanza, questo non ci sta bene".
Intervistato da SkyTG24, mentre si trovava al Festival del giornalismo di Perugia, Santoro ha ribadito le sue intenzioni: "Mi sembra un gesto importante, la Rai è centrale per la crescita del Paese ed è possibile farla diventare il motore della ripresa. Ci dicano entro che tempi presentare i curricula".
Di "atto di trasparenza e libertà" parla il presidente di Sel Nichi Vendola, mentre un sostegno arriva anche da esponenti Pd: "Santoro e Freccero bene hanno fatto a rendersi disponibili", dice Matteo Orfini, convinto però che la prima battaglia sia per "la riforma della governance". Nel Pdl all'ironia di Daniele Capezzone ("Solo dg? Credevo che sfidasse Obama"), si unisce l'attacco di Alessio Butti che parla di una scelta di "supponenza". "Per la Rai - spiega - servono profili qualificati". Ieri il Pdl aveva parlato di candidature da Corea Nord. "Noi? Loro ci hanno vissuto fino a ieri nella Corea del Nord", è la replica di Santoro.
Ecco il video della conferenza nell'ambito del festival internazionale di giornalismo a Perugia.