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Casa Circondariale, polizia penitenziaria in agitazione

Arienzo - La polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Arienzo ha proclamato lo stato di agitazione. Ad annunciarlo sono, insieme alla Cgil Fp le altre organizzazioni sindacali Si.N.A.P.PE., OSAPP, SAPPE, UIL PA, USPP per UGl che...

La polizia penitenziaria della Casa Circondariale di Arienzo ha proclamato lo stato di agitazione. Ad annunciarlo sono, insieme alla Cgil Fp le altre organizzazioni sindacali Si.N.A.P.PE., OSAPP, SAPPE, UIL PA, USPP per UGl che sottolineano: "Le organizzazioni sindacali in molteplici occasioni hanno rappresentato l'ormai cronica carenza di personale amministrato presso la Casa Circondariale di Arienzo, causata sia dall'istituzione di nuovi posti di servizio e sia dal fatto che molte unità sono state poste in quiescenza (ed altre seguiranno a breve termine), evento che ha determinato un ammanco di unità dalla pianta organica definita nel lontano 2001, che fissava a 74 le unità amministrate, a fronte delle circa 65 attuali, causa dell'attuale situazione emergenziale.
Grazie al lavoro di queste persone, tra cui alcune unità distaccate da altre sedi, sinora si è evitato il tracollo di questa struttura penitenziaria, ma l'impegno professionale profuso con spirito di abnegazione e alto senso del dovere dai fieri appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria non deve far dimenticare che, sotto l'uniforme decorosamente indossata, batte il cuore di un comune mortale! Oggi, purtroppo, la situazione presso la Casa Circondariale di Arienzo è divenuta insostenibile ed ingestibile: basti citare il fatto che le unità in servizio non riescono a coprire nemmeno i turni giornalieri ai reparti detentivi, con gravi conseguenze sull'ordine e la sicurezza dell'Istituto, sulle difficoltà oggettive e soggettive nello svolgimento delle attività trattamentali e per la negata possibilità di fruizione dei più elementari diritti al personale, nonché il diritto negato per le pari opportunità. Nonostante i controlli da parte del Direttore e del Comandante, nulla si può per arginare la continua diminuzione di unità disponibili, anche grazie alla politica di questo Provveditore che nonostante le necessità, continua a disporre il distacco di unità da Arienzo verso altre sedi, senza tenere minimamente in considerazione le esigenze di questa sede! Tutto ciò determina un aumento dei carichi di lavoro per il personale delle cosiddette "cariche fisse" che negli orari antimeridiani occupano anche più di due posti di servizio contemporaneamente, creando confusione e discontinuità nel servizio, con il conseguente venire meno delle più elementari condizioni di sicurezza e, quindi, di crescita in tema professionale per il personale, elementi che sono fonti di stress che va ad inficiare sui livelli di rendimento del singolo operatore". Da qui l'appello al Provveditore Regionale affinché si arrivi ad un incremento di unità di polizia penitenziaria presso la Casa Circondariale di Arienzo, così come accaduto per altre strutture penitenziarie della penisola". Le organizzazioni sindacali preannunciano, altresì, ulteriori atti di protesta in tutte le forme previste dalle norme vigenti.

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